Siamo
ormai all’11° giorno della Libera Repubblica della Maddalena e 4 giorni
dopo il 31 maggio, termine fissato per sbloccare i 672 milioni della
comunità europea. Tutto è fermo a parte le lingue di molti politici
sempre più nervosi e frustrati. Ma tra le notizie e dichiarazioni di
questi giorni spicca il nuovo mandato conferito a Virano da parte del
governo come commissario straordinario per la Torino-Lione fino al 2013.
E’ bene fere un po’ di storia. Virano, oltre che commissario
straordinario della Torino-Lione è anche presidente dell’osservatorio,
organismo istituito subito dopo i fatti di Venaus del 2005. Appena
insediatosi, il nostro architetto dichiarò che il blitz delle forze
dell’ordine a Venaus era stato un errore, che non si possono aprire i
cantieri con l’uso della forza, che bisogna ascoltare le giuste istanze
dei cittadini e dei sindaci e che il primo obiettivo dell’osservatorio
sarebbe stato quello di capire se fosse utile e indispensabile una nuova
linea Torino-Lione. Fin da subito il movimento aveva capito che il suo
vero obiettivo era quello di tranquillizzare, pacificare e poi
convincere gli abitanti della Valle della bontà di tale opera. Nello
stesso tempo portare gli amministratori su posizioni accomodanti e
permettere di iniziare i lavori di carotaggio e del cantiere del tunnel
geognostico senza tensioni.
Dopo quattro anni di tavoli, lo scorso inverno, con l’inizio delle
trivellazioni, avrebbe dovuto raccogliere il frutto del suo lavoro. Ma,
purtroppo per lui, l’inizio dei carotaggi in Valle, è significato
mobilitazioni continue dei valligiani, nuovi presidi e l’ennesima
militarizzazione, che però non ha portato a nulla in quanto il piano
trivellazioni salta a causa dell’opposizione della gente. In 40 mila a
gennaio del 2010 sfilano a Susa, con i sindaci e insieme al nuovo
presidente della Comunità Montana eletto con un chiaro programma no tav.
Già allora si era certificato il totale fallimento dei quattro anni di
osservatorio. Già allora in una Stato serio tal personaggio sarebbe
stato rimosso per manifesta incapacità di portare a termine gli
obiettivi prefissati. Rimosso, è bene specificarlo, dai due incarichi e
dai due stipendi che percepisce: presidente dell’osservatorio e
commissario straordinario della Torino-Lione
Un anno e mezzo dopo ci troviamo in una situazione ancora più
paradossale. PinocchioVirano non solo ha continuato a percepire i suoi
lauti stipendi pagati con i nostri soldi, ma gli è stato anche prorogato
il suo contratto come commissario straordinario. Nel contempo si è
ricreata la stessa situazione di Venaus 2005: un presidio permanente che
occupa il sito del cantiere, migliaia di persone che lo vivono ogni
giorno, amministratori e comunità montana che ribadiscono la contrarietà
all’opera e la vicinanza ai valligiani in lotta. Una persona con un
etica e una morale ammetterebbe la sconfitta e toglierebbe il disturbo,
ma il Nostro dichiara candidamente che: “Il cantiere sarà aperto quando
la questura lo riterrà più opportuno”. Ricordiamolo:il suo ruolo era
proprio quello di evitare di arrivare all’apertura dei cantieri in una
situazione di conflitto con conseguente ricorso all’uso della forza.
Ha dimostrato di non essere in grado di fare nulla di ciò per cui viene pagato.
E allora chiediamo con forza le sue DIMISSIONI e che il suo stipendio
sia utilizzato per incentivare e aiutare i viticoltori della Maddalena,
vera sana economia di un territorio da valorizzare e non da devastare.
Ps: quanto al prefetto di Torino, si metta l’anima in pace, dalla
Maddalena non ce ne andremo…resisteremo un minuto in più ogni di ogni
altro termine!
Comitato no tav Spinta dal bass – spazio sociale libertario Takuma