COMUNICATO STAMPA PRC Torino
Tav - Chiomonte. Che il Pd interrompa la caccia alle streghe!
Le comunicazioni odierne
dei vari responsabili Pd nazionali e locali ci preoccupano.
Il Pd sta preparando la strada a una vera e propria occupazione militare della Val di Susa. Il clima che si sta creando risulta incomprensibile al movimento No Tav, che ha sempre operato nella completa e convinta legalità. Manifestazioni, presidi, cortei, elezioni della Comunità montana, tutto indica che la stragrande maggioranza della popolazione della Val di Susa è convinta dell’inutilità di un opera costosissima, non solo dal punto di vista economico.
Ricordiamo che nel solo quadriennio 2002-2005 l’opera dei cantieri del TAV Torino- Milano, senza alcun tunnel, tutta sviluppata in pianura, è costata 5 incidenti mortali e ben 1860 feriti, stando ai dati diffusi dalla Regione Piemonte e dall’INAIL.
Il Pd sta preparando la strada a una vera e propria occupazione militare della Val di Susa. Il clima che si sta creando risulta incomprensibile al movimento No Tav, che ha sempre operato nella completa e convinta legalità. Manifestazioni, presidi, cortei, elezioni della Comunità montana, tutto indica che la stragrande maggioranza della popolazione della Val di Susa è convinta dell’inutilità di un opera costosissima, non solo dal punto di vista economico.
Ricordiamo che nel solo quadriennio 2002-2005 l’opera dei cantieri del TAV Torino- Milano, senza alcun tunnel, tutta sviluppata in pianura, è costata 5 incidenti mortali e ben 1860 feriti, stando ai dati diffusi dalla Regione Piemonte e dall’INAIL.
Siamo in una fase
delicata e il rischio è quello di trasformare le ragioni del movimento No Tav
in una questione di ordine pubblico (un copione ben sperimentato dalla Lega
Nord rispetto alla questione dei migranti). Il popolo della Valle va ascoltato,
bisogna respingere le provocazioni e considerare le ragioni di un territorio e
dei suoi abitanti al di là dei meri interessi economici che mettono al primo
posto il cemento, derubricando l’interesse comune a questione marginale, salvo
concedere il palliativo di qualche compensazione economica.
La contrapposizione
creata a tavolino tra sostenitori di interessi nazionali e i Valsusini non solo
non convince nessuno ma potrebbe portare risvolti che siamo sicuri nessuno
vorrebbe, soprattutto all’interno dello stesso Pd.
Fermatevi!
Renato Patrito
Renato Patrito
Segretario PRC Torino
PETRINI (PRC) – TAV,
IMBARAZZANTE TENTATIVO DEL PD DI ESSERE PIÙ REALISTA DI MARONI – LA VALLE
CHIEDE ASCOLTO, NON DI ESSERE MILITARIZZATA
“Le dichiarazioni
irresponsabili di autorevoli esponenti del Pd sul Tav non fanno che gettare
ulteriore benzina sul fuoco. E’ esattamente l’opposto di ciò che servirebbe in
questo frangente”, sottolinea Armando Petrini, segretario regionale di
Rifondazione Comunista-Fds.
“Anziché ascoltare le legittime ragioni di chi da più di 20 anni protesta in modo compatto e pacifico (la condanna del movimento No Tav sull’episodio dei proiettili è stata netta) contro un’opera inutile, sbagliata e dannosa, il Pd si esercita in un imbarazzante tentativo di essere più realista del re Maroni”.
“Anziché ascoltare le legittime ragioni di chi da più di 20 anni protesta in modo compatto e pacifico (la condanna del movimento No Tav sull’episodio dei proiettili è stata netta) contro un’opera inutile, sbagliata e dannosa, il Pd si esercita in un imbarazzante tentativo di essere più realista del re Maroni”.
“La democrazia non è
solo un fatto formale, è anche capacità di ascolto delle ragioni e delle
esigenze dei cittadini. Non abbiamo certo bisogno di una politica muscolare né
di militarizzare Chiomonte, ma di farsi carico dell’intera valle che chiede di
essere ascoltata”.
“E’ bene che la sinistra tutta batta un colpo, difendendo, oltre la forma, anche la sostanza della democrazia. L’una senza l’altra ci porta semplicemente a un imbarbarimento delle relazioni politiche e sociali. Che è esattamente ciò che sta avvenendo in Valle di Susa, a partire dal maldestro tentativo di ribaltare una maggioranza democraticamente eletta in Comunità Montana per costruire un innaturale fronte Sì-Tav”.
“E’ bene che la sinistra tutta batta un colpo, difendendo, oltre la forma, anche la sostanza della democrazia. L’una senza l’altra ci porta semplicemente a un imbarbarimento delle relazioni politiche e sociali. Che è esattamente ciò che sta avvenendo in Valle di Susa, a partire dal maldestro tentativo di ribaltare una maggioranza democraticamente eletta in Comunità Montana per costruire un innaturale fronte Sì-Tav”.
Torino, 6 Giugno 2011