Comunicato Stampa dalle Valli No TAV, 1.6.2011
IERI 31 MAGGIO 2011 è
STATO CERTIFICATO CHE
IL CANTIERE DEL
cunicolo de La Maddalena
NON E’
STATO APERTO!!!
L’EURO DEPUTATO GIANNI VATTIMO, IN SIMBOLICA
RAPPRESENTANZA DEL PARLAMENTO EUROPEO, LO HA CERTIFICATO IERI ALLE ORE 24.00
L’UNIONE EUROPEA DEVE ORA RITIRARE IL
FINANZIAMENTO AL PROGETTO PRIORITARTIO TEN-T N. 6 LYON – TORINO
L’ITALIA E’ INAFFIDABILE!!!
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Ieri sera si è svolta a La Maddalena di Chiomonte
un’importante riunione alla presenza del Deputato Europeo Gianni
Vattimo, venuto in simbolica rappresentanza di altri sei eurodeputati (1):
Luigi de Magistris, Sonia Alfano, Eva Lichtenberger, Catherine Grèze, Sabine
Wils e Paul Murphy.
E’
stato certificato alle ore 24.00 del 31 maggio che il cantiere per la
perforazione del tunnel de La
Maddalena non è stato installato, così come richiesto dalla
Commissione Europea e dalla Francia per confermare l’erogazione del
finanziamento al Progetto Prioritario TEN-T n. 6.
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La data del 31 maggio è la proroga data all’Italia alle
uniche scadenze ufficiali stabilite dalla Commissione Europea ad Ottobre 2010 (2) e ormai largamente superate:
-
firma
del rinnovo del trattato con la
Francia entro il 31 dicembre 2010,
-
apertura
del cantiere a La Maddalena
entro il 31 marzo 2011.
Ricordiamo
che la Francia
ha dichiarato di non voler discutere con l’Italia il rinnovo del Trattato
del 2001 e del Memorandum del 2004 se non è evidente la capacità del nostro
Paese di rispettare i suoi impegni con l’apertura del cantiere de La Maddalena.
Siim
Kallas, responsabile Ue per i Trasporti, si attende che entro il mese Italia e
Francia mettano in pratica gli accordi stipulati in febbraio nel romantico
castello di Godollo, in Ungheria. «L’intesa
è su tre punti - fa sapere l’ex premier estone attraverso la sua
portavoce -: revisione del Trattato bilaterale e delle quote di impegno
finanziario; inizio dei lavori alla Maddalena; chiusura del progetto
preliminare». Tutto questo, si aggiunge, «deve avvenire in giugno», tempo entro il quale anche la
linea ferroviaria storica deve tornare operativa. In caso contrario, salteranno
i fondi Ue. E forse l’intero progetto. (3)
Il
Movimento No TAV fa constatare che l’apertura di questo cantiere si
è ormai rivelatasi impossibile se non con l’uso della forza militare,
come irresponsabilmente suggerito da alcuni esponenti della classe politica
locale e nazionale.
L’inaffidabilità dell’Italia è ora certificata: l’Unione Europea deve ora ritirare il finanziamento.
Questa
GRANDE OPERA INUTILE è un collo di bottiglia
allo sviluppo dell’Italia e non si può fare: i cittadini in
lotta lo hanno dimostrato con argomenti inoppugnabili.
La
cocciutaggine della classe politica non può che aumentare i danni per
l’Italia e per l’Europa.
Il
Movimento No TAV offre un’onorevole via di uscita alla classe politica
locale e nazionale: l’abbandono di questo insensato progetto non potrà che favorire
le OPERE UTILI: dal
miglioramento del trasporto locale alla sanità, alla scuola.
Il
Movimento No TAV dà una speranza ai giovani, ai precari, alla scuola, alle
piccole imprese, agli artigiani, agli agricoltori.
“né qui né altrove”
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(1) Firmatari
dell’Interrogazione al Vice Presidente della Commissione Europea Siim
Kallas: