venerdì 3 giugno 2011

Quando si perde l'ennesima occosione per tacere...


tratto da: Torino Today
http://www.torinotoday.it/cronaca/tav-morgando-esposito-partito-democratico.html


Due settimane fa abbiamo avanzato al Ministero degli Interni una proposta molto precisa, ovvero l’istituzione del sito di interesse strategico nazionale, invitando il Governo a dare ai funzionari dello Stato un segnale chiaro e inequivocabile sulla condotta da tenere in merito alla Valle di Susa. Esiste un atto politico parlamentare, ovvero le Mozioni approvate alla Camera sulla Torino-Lione, che il Governo è chiamato a tradurre in atti coerenti.
Finora nulla di ciò è avvenuto e il Ministro Maroni continua a tacere, mentre assistiamo a un rimpallo di responsabilità, con il Prefetto che si appella al Questore come se l’apertura del cantiere della Maddalena fosse solo una questione di ordine pubblico locale e non avesse a che fare con il rispetto della legalità, delle decisioni assunte dal Parlamento e pienamente condivise da tutti gli enti locali (Regione e Provincia di Torino) e dei doveri del nostro Paese nei confronti dell’Unione europea.
Una vicenda così complessa come la TAV non può essere affrontata in questo modo. Pertanto, invitiamo il Ministro Maroni a rompere il silenzio e a dare alle forze dell’ordine e ai funzionari pubblici un segnale preciso sulla totale copertura politica ed istituzionale delle operazioni che porranno in essere nei prossimi giorni.
Questo serve, tutto il resto è solo una pericolosa perdita di tempo. Parallelamente a questo, ribadiamo la richiesta a Governo, Regione e Provincia, affinché la richiesta del Presidente della comunità montana Plano relativa al capitolo delle compensazioni non venga fatta irresponsabilmente cadere.

Queste le parole dell'irresponsabile deputato Esposito. La riduzione ad un "problema di ordine pubblico" della vicenda valsusina la dice lunga sui metodi e sulle capacità politiche di Esposito e Merlo che continuano ormai da tempo ad invocare l'intervento militare per impossessarsi dei terreni della Maddalena. Purtroppo costoro, non hanno fatto i conti con la determinzaione ostinata dei valsusini e dell'intero movimento No Tav. Costoro saranno i responsabili di ciò che avverrà con l'uso della forza pubblica e militare, saranno loro a doversi giustificare di fronte alla storia dei loro insuccessi. Anche a Venaus, nel 2005, altri pensarono ad un problema risolvibile manu militare, crollaro poco dopo e seppellirono per sei anni la questione, riemersa grazie soprattutto alla voltagabbana di Ferrentino e di altri, affascinati da mirabolanti carriere politiche. Naufragarono anche loro ed ora vagano nell'indifferenza dell'intera Valle.

...Vi aspettiamo qui!!! ...noi siamo a casa nostra!