da NoTav.info
Renzo Pinard è il sindaco di Chiomonte, al secondo mandato, eletto in
una lista civica di centro destra, da sempre legato agli ambienti
economici della ormai defunta alleanza nazionale e prima ancora Msi
piemontese. In questi ultimi anni con un atteggiamento ambiguo e
altalenante ha di fatto aperto le porte alla Torino Lione e al progetto
dei suoi cantieri a Chiomonte. Se oggi la situazione di crisi ha portato
il popolo no tav a presidiare da ormai un mese in maniera permanente il
sito della Maddalena di Chiomonte una delle cause va ricercata
sicuramente in questa amministrazione comunale. Apprendiamo dai
quotidiani La Stampa e Repubblica che il sindaco si direbbe pronto a
chiamare a raccolta una fantomatica quanto fantasma “maggioranza
silenziosa” per porre fine alle illegalità rievocando la nefasta marcia
dei 40000 della fiat. Una cosa è certa, mai come oggi il sindaco è
rimasto solo. Un giorno con i cronisti si lamenta di non avere più la
cordialità e il saluto dei suoi cittadini per poi offrirsi disponibile a
concedere l’autorizzazione del suolo pubblico nel sito della
Maddalena di Chiomonte dove sorge il presidio permanente. Ieri sera poi,
giovedì 23 giugno delibera all’unanimità in consiglio comunale contro
la violenza, contro la militarizzazione e di fatto contro i cantieri e
poi a margine del consiglio comunale, ancora una volta da solo di fronte
ai giornali torna alla carica contro il presidio minacciando marce no
no tav. Dopo questo non possiamo che pensare a dei seri problemi di
continuità di ragionamento e coerenza. Di fatto ci troviamo a
confrontarci con un sindaco che oggi deve rispondere di quanto sta
succedendo, un uomo lasciato solo da tutti e dai vari politici fans
della tav che ormai sono saliti sul carro della forza pubblica e
dell’interventismo, pronti a sostenere un eventuale sgombero e violenza
verso il popolo no tav. Con questo primo commento volevamo chiarire la
presa di posizione di Pinard e il reale peso politico di queste
dichiarazioni.