martedì 7 giugno 2011

Dal parlamento Europeo...


Al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano

Al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi

Al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni

Al Sindaco di Torino, Piero Fassino

Al Governatore del Piemonte, Roberto Cota

Al Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta

p.c. Al Parlamento Europeo



6 giugno 2011

Egregi signori,

Noi membri eletti del Parlamento Europeo abbiamo appreso con grande preoccupazione da alcuni esponenti del movimento No Tav in Val di Susa che parte dell'establishment politico ed economico sta chiedendo di avviare la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.

Siamo molto allarmati dalla notizia che le autorità competenti stanno prendendo in considerazione l'utilizzo della forza contro il movimento popolare che fino ad oggi ha impedito con successo l'inizio dei lavori nella Valle.

Il movimento No Tav rappresenta la volontà della maggioranza della popolazione della Val di Susa. Sono state raccolte 32mila firme contro la Tav, incluse quelle di sindaci ed rappresentanti dei consigli comunali di questa area.

Noi sosteniamo questa lotta, condividiamo gli obiettivi del movimento No Tav e consideriamo la protesta contro quel progetto una legittima forma di disobbedienza civile contro una grande opera che non riteniamo essere utile né alle comunità locali né ai lavoratori né all'ambiente in quella zona.

Siamo convinti che il Priority Project 6 sia funzionale agli interessi degli speculatori e del grande business europeo. A marzo abbiamo incontrato qui al Parlamento Europeo attivisti e rappresentanti dei consigli comunali e delle comunità montane della Valle. Ci hanno fornito ragioni esaurienti e convincenti per respingere il progetto del TAV.

Siamo molto colpiti dalla determinazione con cui la popolazione locale difende la sua bella vallata contro un progetto che - a nostro modo di vedere -  è inutile e dispendioso. E siamo altresì impressionati da come si battono per un sistema economico alternativo non basato sullo sfruttamento delle comunità locali. Non abbiamo alcun dubbio che il movimento No Tav sia un pacifico movimento di massa che fa pieno uso del proprio diritto democratico di riunirsi e di protestare.

Rifiutiamo qualsiasi insinuazione sul fatto che il movimento No Tav utilizzi la violenza per raggiungere i propri obiettivi. Crediamo fortemente che questa accusa rappresenti un tentativo di gettare discredito su una legittima resistenza popolare. Semmai negli anni passati sono stati molti pacifici manifestanti a essere stati soggetti ad attacchi violenti.

Chiediamo che si tenga conto della volontà della popolazione della Valle e che vengano bloccati i finanziamenti alla Torino-Lione. Esortiamo con forza le autorità ad astenersi da qualsiasi forma di utilizzo della violenza contro il movimento No Tav e a rispettare la volontà della maggioranza della popolazione della Val di Susa.

Seguiremo lo sviluppo degli eventi in Val di Susa con grande interesse e preoccupazione. Faremo in modo che la comunità internazionale sia informata degli avvenimenti in Val di Susa e organizzeremo manifestazioni di solidarietà internazionale qualora le forze dell'ordine dovessero muovere contro la popolazione.

Cordialmente



Paul Murphy, Europarlamentare eletto a Dublino, Irlanda, Socialist Party (Gruppo GUE/NGL)

Sabine Wils, Europarlamentare eletta ad Amburgo, Germania, Die Linke (Gruppo GUE/NGL)



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To: President of Italian Republic, Giorgio Napolitano

To: Presidenza del Consiglio dei ministri, Prime Minister Silvio Berlusconi

To: Interior Minister, Roberto Maroni

To: The Major of Turin, Piero Fassino

To: The Governor of Piemonte, Roberto Cota

To: The President of the Province of Turin, Antonio Saitta



6 June 2011

Dear Sirs,

We, elected Member of the European Parliament have learned with great concern from representatives of the No TAV movement in the Val Di Susa Valley, that part of the political and economic establishment are demanding to start the building of the Turin-Lyon High Speed Railway.

We are very alarmed by the information that the responsible authorities are considering the use of force against the popular movement in the Valley that has so far successfully prevented the start of the building works.

The No TAV campaign represents the will of the majority of the population of the Susa Valley. 32,000 signatures were collected in the Valley against the TAV project, including those of mayors and elected representatives of the city councils of that area.

We support the struggle and the objectives of the No TAV movement and consider their protest against this project a legitimate form of civil disobedience against a prestige project which we do not consider to be beneficial to the workers, local communities of the region and their environment.

We are convinced that the Priority Project 6 serves the interests of property speculators and European big business. We met with activists and representatives of city councils and the mountain community of the Valley in the European Parliament in March this year. They have provided us with exhaustive and convincing arguments to reject the TAV project.

We are very impressed by the determination of the local population to protect their beautiful Valley against a project that in our view is a useless and expensive project.We have no doubt that the No TAV campaign is a peaceful mass campaign that makes full use of its democratic right to assemble and to protest.

We reject any insinuations that the No TAV campaign uses violence to reach its objectives. We strongly believe that any such insinuation is an attempt to discredit the legitimate popular resistance. On the contrary, many peaceful protesters were subdued to violent attacks in the past years.

We demand to take account of the will of the people of the Valley and will ask to stop EU funding of the Turin-Lyon High Speed Railway. We strongly urge the authorities to refrain from any use of violence against the No TAV campaign and to respect the will of the majority of the population in the Susa Valley.

We will follow the events in the Susa Valley with great concern and interest. We will make sure that the international community will hear of the events in the Susa Valley and that we will organize international solidarity should the police and military be moved against the people.

Yours sincerely,

Paul Murphy, MEP for Dublin, Ireland, Socialist Party (GUE/NGL group in the European Parliament)

Sabine Wils, MEP for Hamburg, Germany, Die Linke (GUE/NGL group in the European Parliament)