Al
Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano
Al
Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi
Al
Ministro dell'Interno, Roberto Maroni
Al
Sindaco di Torino, Piero Fassino
Al
Governatore del Piemonte, Roberto Cota
Al
Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta
p.c.
Al Parlamento Europeo
6 giugno 2011
Egregi signori,
Noi membri eletti del
Parlamento Europeo abbiamo appreso con grande preoccupazione da alcuni
esponenti del movimento No Tav in Val di Susa che parte dell'establishment
politico ed economico sta chiedendo di avviare la costruzione della linea
ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
Siamo molto allarmati dalla
notizia che le autorità competenti stanno prendendo in considerazione
l'utilizzo della forza contro il movimento popolare che fino ad oggi ha
impedito con successo l'inizio dei lavori nella Valle.
Il movimento No Tav rappresenta
la volontà della maggioranza della popolazione della Val di Susa. Sono state
raccolte 32mila firme contro la Tav, incluse quelle di sindaci ed rappresentanti
dei consigli comunali di questa area.
Noi sosteniamo questa lotta,
condividiamo gli obiettivi del movimento No Tav e consideriamo la protesta
contro quel progetto una legittima forma di disobbedienza civile contro una
grande opera che non riteniamo essere utile né alle comunità locali né ai
lavoratori né all'ambiente in quella zona.
Siamo convinti che il Priority
Project 6 sia funzionale agli interessi degli speculatori e del grande business
europeo. A marzo abbiamo incontrato qui al Parlamento Europeo attivisti e
rappresentanti dei consigli comunali e delle comunità montane della Valle. Ci
hanno fornito ragioni esaurienti e convincenti per respingere il progetto del
TAV.
Siamo
molto colpiti dalla determinazione con cui la popolazione locale difende la sua
bella vallata contro un progetto che - a nostro modo di vedere - è inutile e dispendioso. E siamo altresì
impressionati da come si battono per un sistema economico alternativo non
basato sullo sfruttamento delle comunità locali. Non abbiamo alcun dubbio che
il movimento No Tav sia un pacifico movimento di massa che fa pieno uso del
proprio diritto democratico di riunirsi e di protestare.
Rifiutiamo qualsiasi
insinuazione sul fatto che il movimento No Tav utilizzi la violenza per raggiungere
i propri obiettivi. Crediamo fortemente che questa accusa rappresenti un
tentativo di gettare discredito su una legittima resistenza popolare. Semmai
negli anni passati sono stati molti pacifici manifestanti a essere stati
soggetti ad attacchi violenti.
Chiediamo che si tenga conto
della volontà della popolazione della Valle e che vengano bloccati i
finanziamenti alla Torino-Lione. Esortiamo con forza le autorità ad astenersi
da qualsiasi forma di utilizzo della violenza contro il movimento No Tav e a
rispettare la volontà della maggioranza della popolazione della Val di Susa.
Seguiremo lo sviluppo degli
eventi in Val di Susa con grande interesse e preoccupazione. Faremo in modo che
la comunità internazionale sia informata degli avvenimenti in Val di Susa e organizzeremo
manifestazioni di solidarietà internazionale qualora le forze dell'ordine
dovessero muovere contro la popolazione.
Cordialmente
Paul
Murphy, Europarlamentare eletto a Dublino, Irlanda, Socialist Party (Gruppo
GUE/NGL)
Sabine
Wils, Europarlamentare eletta ad Amburgo, Germania, Die Linke (Gruppo GUE/NGL)
____________________________________________________________________________
To: President of Italian Republic, Giorgio Napolitano
To:
Presidenza del Consiglio dei ministri, Prime Minister Silvio Berlusconi
To: Interior Minister, Roberto Maroni
To: The Major of Turin, Piero Fassino
To: The Governor of Piemonte, Roberto Cota
To: The President of the Province of Turin, Antonio
Saitta
6 June 2011
Dear Sirs,
We,
elected Member of the European Parliament have learned with great concern from
representatives of the No TAV movement in the Val Di Susa Valley, that part of
the political and economic establishment are demanding to start the building of
the Turin-Lyon High Speed Railway.
We are
very alarmed by the information that the responsible authorities are considering
the use of force against the popular movement in the Valley that has so far
successfully prevented the start of the building works.
The No
TAV campaign represents the will of the majority of the population of the Susa
Valley. 32,000 signatures were collected in the Valley against the TAV project,
including those of mayors and elected representatives of the city councils of
that area.
We
support the struggle and the objectives of the No TAV movement and consider
their protest against this project a legitimate form of civil disobedience against
a prestige project which we do not consider to be beneficial to the workers,
local communities of the region and their environment.
We are
convinced that the Priority Project 6 serves the interests of property
speculators and European big business. We met with activists and
representatives of city councils and the mountain community of the Valley in
the European Parliament in March this year. They have provided us with
exhaustive and convincing arguments to reject the TAV project.
We are
very impressed by the determination of the local population to protect their beautiful
Valley against a project that in our view is a useless and expensive project.We
have no doubt that the No TAV campaign is a peaceful mass campaign that makes
full use of its democratic right to assemble and to protest.
We
reject any insinuations that the No TAV campaign uses violence to reach its objectives.
We strongly believe that any such insinuation is an attempt to discredit the
legitimate popular resistance. On the contrary, many peaceful protesters were
subdued to violent attacks in the past years.
We
demand to take account of the will of the people of the Valley and will ask to
stop EU funding of the Turin-Lyon High Speed Railway. We strongly urge the authorities to refrain from any use of violence against
the No TAV campaign and to respect the will of the majority of the population
in the Susa Valley.
We will
follow the events in the Susa Valley with great concern and interest. We will
make sure that the international community will hear of the events in the Susa
Valley and that we will organize international solidarity should the police and
military be moved against the people.
Yours sincerely,
Paul Murphy, MEP for Dublin, Ireland, Socialist Party (GUE/NGL group in the
European Parliament)
Sabine Wils, MEP for Hamburg, Germany, Die Linke (GUE/NGL group in the European
Parliament)