venerdì 22 ottobre 2010

Riceviamo e pubblichiamo

Il gruppo consigliare “Bussoleno Provaci” ha appreso dai giornali e solo stamattina la notizia che la maggioranza consigliare di Bussoleno ha deciso di rompere il fronte NO-TAV della bassa valle di Susa ed entrare nell’osservatorio a discutere di come realizzare l’opera.
Mi scuso per il ritardo con cui scrivo questa mail.Ho ritenuto, come sempre, di non fidarmi delle notizie di stampa e chiedere conferma diretta della notizia.

La conferma mi è stata data dall’Assessore Bolley e dal vicesindaco Fucile.

Ho ricevuto in mattinata molte telefonate di cittadini di Bussoleno indignati per la scarsa linearità dell’azione politica dell’Amministrazione.
Indignazione a cui mi associo totalmente.

E’ necessario fare un paio di premesse.
1)     Il nostro gruppo pratica l’azione amministrativa in qualità di opposizione. Sia pur per soli 4 voti, a Bussoleno, le elezioni le ha vinte il Partito Democratico. Abbiamo, nel pieno rispetto del programma elettorale, fin qui svolto un’azione forte di contrasto alle spinte “come TAV” che la maggioranza ha da sempre inseguito. I risultati di questa azione sono stati:  l’approvazione recentissima di una delibera NO-TAV in Consiglio Comunale, la partecipazione ufficiale del Comune alla marcia NO-TAV del 09 di Ottobre, il fatto che il Comune non sedesse al tavolo della progettazione dell’opera (Osservatorio), l’organizzazione di un’assemblea popolare in cui il  Sindaco ha ribadito la netta contrarietà al progetto preliminare e a qualsiasi ipotesi di TAV e le critiche all’osservatorio. Nulla lasciava immaginare questo repentino cambio di carreggiata. Pensavamo e continuiamo a pensare che la caratteristica più importante di un’amministrazione debba essere la linearità di azione e il continuo confronto con i cittadini ed eventualmente con i rappresentati degli stessi. Evidentemente per la maggioranza consigliare di Bussoleno non valgono gli stessi principi. Quello però che è importante ricordare è che noi siamo una forza di opposizione e che evidentemente gli spazi istituzionali di pratica politica per un’opposizione sono molto ristretti e si basano soprattutto sulla possibilità di continuo apporto diretto dei cittadini rappresentati. E’ quindi poco praticabile un raffronto tra l’Amministrazione che ci ha preceduto e le nostre possibilità di rappresentanza del Comune. Beppe Joannas era Sindaco e aveva la possibilità di decidere a nome del Comune. Noi no.
2)     La decisione di entrare in osservatorio a progettare la tav è una decisione della maggioranza (PD) che governa molto temporaneamente il Comune e lo fa con un consenso che supera di poco la soglia del 25% dei cittadini di Bussoleno. Non è certamente una decisione del COMUNE inteso in senso esteso (cittadini-territorio-opposizioni) che rappresenta invece il 75% della realtà Bussolenese. Evidentemente la maggioranza è più attenta alle indicazioni di partito che a quelle dei suoi cittadini. Ripeto è una scelta legittima che però troverà una nostra furiosa reazione. Tale decisione è stata assunta in totale isolamento. Ieri sera si è tenuta una Assemblea dei Sindaci della bassa valle che ha deciso una linea comune di intervento. Bussoleno non era presente e gli altri Sindaci hanno saputo della nuova strada intrapresa dal PD bussolenese dai giornali, esattamente come tutti noi.
Alla luce delle considerazioni fatte e ritenendo estremamente grave l’azione intrapresa dalla maggioranza del Comune di Bussoleno e questo per una serie di motivi :
1)     Indebolimento del fronte istituzionale NO-TAV;
2)     Non coinvolgimento dei cittadini e tanto meno delle opposizioni sulla scelta effettuata (LA MAGGIORANZA CONVOCA RIUNIONI DI CAPIGRUPPO PER DECIDERE LO SPOSTAMENTO DI INSEGNE PUBBLICITARIE E NON LO FA SU UNA COSA COSI’ IMPORTANTE);
3)     Uscita dal percorso di area vasta per addentrarsi in ragionamenti campanilistici che non potranno che portare allo sfascio del territorio (così come avvenuto per l’autostrada);
4)     Isolamento del Comune in riferimento a qualsiasi realtà territoriale,
5)     Non rispetto degli atti ufficiali assunti da pochissimo tempo e delle indicazioni fornite ai cittadini in ambito di Assemblea Pubblica.

Propongo che questa sera si dedichi la riunione settimanale di “Bussoleno Provaci” a decidere quali reazioni mettere in campo per fermare la deriva partitica intrapresa dalla maggioranza consigliare di Bussoleno.

Sicuramente occorrerà indire un’assemblea pubblica per i primi giorni della prossima settimana (Lunedì o Martedì). Nell’ambito di questa assemblea occorrerà spiegare ai cittadini cosa significa la scelta della maggioranza consigliare e determinare con la partecipazione della popolazione una mobilitazione immediata di protesta. Naturalmente come gruppo consigliare daremo strenua battaglia nelle sedi istituzionali (a qualsiasi livello) e inizieremo immediatamente una campagna di informazione capillare sul comportamento del Sindaco e della sua maggioranza e sulle conseguenze che tali scelte avranno per la popolazione.

Poiché l’ispirazione del nuovo corso scelto dal Sindaco di Bussoleno arriva da esponenti di un partito  che in parlamento propone la militarizzazione del territorio valsusino e plaude alla condotta tenuta dalle forze dell’ordine contro i cittadini di Terzigno e contro i pastori sardi di Cagliari, direi che sarebbe utile ed indispensabile ricordare, contestualmente alla protesta NO-TAV, che la popolazione di Bussoleno e della Valle è vicina a coloro che si battono contro le prevaricazioni e le scelte imposte dall’alto e che sono arrestati e picchiati per il dissenso espresso nei confronti di un mondo economico che sopravvive solo usando sfruttamento e violenza.
Invito chi abbia voglia e tempo (anche non bussolenesi) a partecipare alla riunione di questa sera –Via Fontan -BUSSOLENO- ore 21.00 c/o Sede di “Bussoleno Provaci”.
Gli amministratori non devono avere deleghe (e noi non le vogliamo): solo con la partecipazione si può cambiare il corso delle cose.

Grazie e scusate la lunghezza.

Luigi Casel