Pubblichiamo la lettera ricevuta dal Comitato No Tav di Susa in merito alle esternazioni rilasciate a La Stampa dal sindaco di Susa Gemma Amprino. Non possiamo esimerci però dal porre anche noi qualche osservazione:
L’amministrazione di Susa, come mai sbraita sulla questione del ricovero, quando senz’altro sapeva dall’inizio che con la progettazione della Stazione internazionale (placcata oro!) uno degli edifici da abbattere in parte era proprio quello (da abbattere solo in parte nella parte vecchia, i due edifici più recenti saranno adibiti ad uffici LTF prima e chiassà a cosa dopo) e che mai più avrebbe potuto ospitare le degenze degli anziani e offrire lavoro a 150 dipendenti?
Perché l’amministrazione di Susa, non ha informato tutti i cittadini del prezzo che i segusini (anche i Si Tav) dovranno pagare, anche in termini di salute, perché si realizzi questo scempio?
Perché non spiega ai cittadini come mai dovranno stare, nella migliore delle ipotesi senza la linea ferroviaria Susa-Bussoleno per un po’ di anni?
Perché non spiega loro che i camion, i nastri trasportatori, le auto di servizio intaseranno per anni (circa quindici) le strade, soprattutto di Susa?
Perché non spiega loro che i 17 Milioni di m3 di materiale estratto da tutte le gallerie (di base, di ventilazione, dell’Orsiera) saranno stipate per anni nella zona dell’attuale autoporto ove sorgerà il mega cantiere industriale della Piana di Susa?
Perché non spiega loro che parte (cospiqua) degli 8,1 km di Cavidotto da 130 kv passerà in mezzo alla viabilità ordinaria ed anche in numerose proprietà, causandone una servitù che deprezzerà ancora maggiormente quei pochi spiccioli che varranno le abitazioni dei segusini.
Perché non spiega ai cittadini di Susa residenti a Traduerivi, Coldimosso e San Giuliano che vivranno assediati dal cantiere e dai disagi per i prossimi vent’anni?
Perché non spiega come mai, pur conoscendo tutto ciò dall’inizio (verosimilmente da giugno) ha taciuto colpevolmente sulle implicazioni sociali, sanitarie e quotidiane a cui i Segusini andranno incontro?
Se l’attuale maggioranza del Comune di Susa è l’espressione democratica del voto dei cittadini, dunque a larga maggioranza favorevole all’opera, perché non illustrare le magnificenze prospettate in questo progetto preliminare. Magari sviscerando un analisi costi-benefici che tutt’ora manca. Forse un po’ troppo anche per Susa? O manca il coraggio di ammettere che effettivamente si è andati oltre?
Indubbiamente saranno proprio i cittadini di Susa e delle sue frazioni a trarre queste conclusioni e di conseguenza ha giudicare l’operato di questa maggioranza …peccato non poterlo fare prima, solo per la smania di protagonismo di pochi, in questo caso “eletti”.
Leggiamo con sgomento (ma, purtroppo, senza alcuna sorpresa) quanto riportato dal quotidiano La Stampa del 1° ottobre scorso riguardo il prossimo sfratto della casa di Riposo San Giaccomo di Susa a causa della costruzione del tunnel della linea TAV Torino-Lione. Siamo nauseati nel leggere con quali toni rammaricati il Sindaco di Susa si dica preoccupata per i poveri anziani degenti che perderanno il loro ricovero, per i 150 dipendenti privati del posto di lavoro e per le loro famiglie. Deduciamo che la Signora Gemma Amprino, che sostiene avere particolarmente a cuore il futuro della Città di Susa (compreso quello della Residenza San Giacomo), non abbia in realtà preso per tempo in esame il corposo documento relativo al progetto preliminare della nuova linea Torino-Lione che LTF ha spedito a tutti i Comuni interessati dall'opera il 10 agosto scorso. Progetto dove lo sfratto del San Giacomo viene puntualmente annunciato a p.147. Se avesse preso in esame tutta documentazione insieme alla sua maggioranza, avrebbe redatto (come qualsiasi amministratore di buon senso ha già fatto) le osservazioni riguardanti i problemi che la nuova linea procurerà al territorio. Peccato, data l'estensione del documento, che sia già troppo tardi.
La Signora Gemma Amprino ora non potrà far altro che constatare come, lungi dal rilanciare l'economia della Città di Susa , il TAV cancelli di fatto posti di lavoro già esistenti e come questo progetto aberrante avrà sul nostro territorio l'effetto di uno tsunami.
Ricordiamo al Sindaco di Susa , che non ha mai voluto informare la popolazione circa i gravi danni che tutti dovranno subire a causa del TAV, che i cittadini (grazie all'impegno di altri) stanno finalmente prendendo coscienza della situazione. I cittadini si stanno accorgendo come il Sindaco e la sua maggiornaza abbiano di fatto ignorato il problema e si siano nascosti dietro un tragico, fatiscente castello di slogan ("Susa di nuovo grande", " la stazione internazionale", " migliaia di posti di lavoro", ecc.). I cittadini hanno ormai percepito che il Sindaco e la sua maggioranza si stanno rendendo complici (per interesse politico o per menefreghismo) di un evento tragico che avrà gravi ripercussioni sull'esistenza di migliaia di persone.
Per il Comitato No Tav Susa-Mompantero
Fulvia Di Stefano
Stefano Girard
Angelo Gorrino
Giuseppe Rosso
Doriana Tassotti
Franco Zaccagni