Il 31 ottobre del 2005, il
Movimento No Tav sostenne il primo vero atto di resistenza di quella
stagione che ci portò, da li a poco più di due mesi a liberare Venaus.
Con la Battaglia del Seghino, ai piedi del Rocciamelone, resistemmo alle
forze dell’ordine decise a prendere possesso dei terreni per l’allora
campagna sondaggistica. Rispetto a molti distinguo, il movimento decise
di essere presente ovunque quel giorno, con 30 volontari dalla notte,
poco dopo il ponte, e molti altri già dalle 6 ad Urbiano. Nella giornata
del 31 ottobre furono migliaia i NO TAV che spinta dopo spinta,
resistettero metro per metro all’avanzata delle truppe del partito degli
affari.
E in migliaia facemmo in modo che quel giorno, quel ponte non fosse attraversato.
E in migliaia facemmo in modo che quel giorno, quel ponte non fosse attraversato.
Ne
nacque uno degli atti di forza e determinazione di popolo che ci
consentirono di intraprendere quel cammino che ancora oggi, porta la
lobby del Tav a studiare qualsiasi stratagemma, che sia l’abile campagne
di menzogne e comunicazione dell’arch. Virano o la richiesta da parte
del Pd di inviare l’esercito in Valle, per poter piantare un chiodo
utile alla Torino Lione. Solo con l’inganno riuscirono a passare il
nostro blocco, e installarono una trivella. Per fare questo
militarizzarono Mompantero e Urbiano, fino alle pendici del
Rocciamelone, invadendo militarmente il nostro territorio, con chekpoint
lungo le strade e controlli estenuanti, non trovandoci mai né sconfitti
né rassegnati.
Il 31 ottobre si consumò uno degli atti di resistenza popolare destinato a passare alla storia, e a distanza di 5 anni, volgiamo ancora ricordarlo. Rinnovando la nostra visita al ceppo in bella vista vicino al ponte (che quel giorno non passarono), e rinvigorendo quello spirito di lotta e non rassegnazione, spostandoci per pranzo alla Maddalena, nei nostri terreni, dove stiamo costruendo un nuovo presidio. Vogliamo collegare la battaglia del Seghino alla Maddalena perchè ci sembra di rivivere gli stessi passaggi, istituzionali e politici, che videro da li a breve, l’occupazione della Valle, la presa di Venaus e la successiva Liberazione.
Vogliamo portare, nel giorno dell’anniversario, lo spirito di lotta, dal ponte del Seghino alla Clarea, a Chiomonte, alla Maddalena, per dimostrare ancora una volta, che solo la nostra lotta è l’unica garanzia per il futuro di tutti e tutte.
Che solo con quello spirito che contraddistingue il popolo notav, possiamo ancora una volta batterli e salvare la Valle da questo scempio economico, umano e ambientale, che la Torino Lione rappresenta.
Il 31 ottobre si consumò uno degli atti di resistenza popolare destinato a passare alla storia, e a distanza di 5 anni, volgiamo ancora ricordarlo. Rinnovando la nostra visita al ceppo in bella vista vicino al ponte (che quel giorno non passarono), e rinvigorendo quello spirito di lotta e non rassegnazione, spostandoci per pranzo alla Maddalena, nei nostri terreni, dove stiamo costruendo un nuovo presidio. Vogliamo collegare la battaglia del Seghino alla Maddalena perchè ci sembra di rivivere gli stessi passaggi, istituzionali e politici, che videro da li a breve, l’occupazione della Valle, la presa di Venaus e la successiva Liberazione.
Vogliamo portare, nel giorno dell’anniversario, lo spirito di lotta, dal ponte del Seghino alla Clarea, a Chiomonte, alla Maddalena, per dimostrare ancora una volta, che solo la nostra lotta è l’unica garanzia per il futuro di tutti e tutte.
Che solo con quello spirito che contraddistingue il popolo notav, possiamo ancora una volta batterli e salvare la Valle da questo scempio economico, umano e ambientale, che la Torino Lione rappresenta.
31 ottobre 2010
h.10.00 - ritrovo ad Urbiano e visita al Ponte del Seghino
h. 12.30 - pranzo alla Maddalena con polentata
a seguire Assemblea Popolare
h.10.00 - ritrovo ad Urbiano e visita al Ponte del Seghino
h. 12.30 - pranzo alla Maddalena con polentata
a seguire Assemblea Popolare