Lo ha fatto per lanciare un messaggio di solidarietà ai nostri connazionali che in questi giorni stanno subendo la prepotenza del governo, degli interessi e dei poteri forti che noi conosciamo bene. Non a caso si è scelto di farlo a Bussoleno, a un giorno dall'annuncio del sindaco, che ha deciso di stare agli ordini del partito e di dialogare con chi vuole distruggere la nostra valle e chi ci abita,
Abbiamo sentito la necessità di unire le nostre voci per urlare più forte in faccia a uno stato che fà della violenza uno strumento diffuso, pronto ad essere (ab)usato ovunque la gente trovi la forza di manifestare per i propri diritti fondamentali, per la propria esistenza.
A un governo che si dimostra sordo ma al contempo attento a sedare i focolai di ribellione, noi rispondiamo che i manganelli non fanno morire le idee. Anzi.
A sarà dura!