lunedì 11 ottobre 2010

Numa ...Il ritorno!




Eccolo quì, immancabile come sempre, che rispunta il giornalismo d'alto bordo di Massimo Numa. Spunta si fa per dire, visto che da grandissimo giornalista qual'è, egli lavora nell'ombra e nell'anonimato, da sempre. 
L'inviato de La Stampa, trascura completamente l'analisi della manifestazione di sabato per concentrarsi su una sciocchezza che in un paese normale non occuperebbe neppure lo spazio di un necrologio. Non importa aver portato in strada 50.000 persone che si oppongono pacificamente alla devastazione del territorio in cui vivono, che si preoccupano della salute dei propri figli e dei soldi pubblici di tutti. Non interessano le ragioni espresse da 24 amministratori della Valle. No! niente di tutto questo. Dopo aver confezionato a dovere l'articolo in cui trovano spazio solo Merlo, Morgando e Virano, noti denigratori del Movimento No Tav, oggi lo spazio è tutto per gli imprenditori Si Tav così bistrattati, minacciati, intimoriti dai No Tav.
Un appello microfonico di Perino, diventa una vessazione degna di denuncie, tribunali e quant'altro. Si Tav che denunciano intimidazioni, minacce e un clima ostile. Ah Si? ...allora come la mettiamo con le lettere minatorie, i presidi bruciati, le auto sfregiate con le gomme tagliate? ...quelle sono solo sciocchezze vero? Molto più importante il cartellino SI TAV stile francobollo appeso da un zelante imprenditore, guarda caso proprio mezz'oretta prima del corteo, cartellino che per altro durante il corteo nessuno si è sogno di staccare o di togliere, poichè illuminante del mondo Si Tav.  La notizia è tutta quì, nulla di più.

Massimo, ci sei mancato molto, grazie di essere tornato... essere No Tav, con te a fianco è molto più bello...