Prenotazione pulman: La Credenza (dalle 18.00 ) 012249386 Mimmo 3472782814 Silvano 3386086915 partenza Bussoleno ore 18.30 con fermate lungo la valle a richiesta.
I
sottoscritti, cittadini ed esponenti indipendenti di quell’ area
politico-culturale che ancora si indica come sinistra, sentono il
bisogno di esprimere il loro sconcerto rispetto al livello del dibattito
apertosi, nella suddetta area, all’ indomani della manifestazione No
Tav di Chiomonte. La maggior parte dell’ opinione pubblica italiana ad
oggi ignora che domenica in Val di Susa si è svolta la più grande
manifestazione popolare di opposizione ad un opera pubblica nella storia
della nostra Repubblica. Decine di migliaia di donne e uomini, abitanti
della Valle e proveniente da tutto il paese, si sono ritrovate unite,
pur nella diversità di ideologia, stile e metodo di lotta, per dire un
no deciso all’ esecuzione “con pilota automatico” di un’ opera pubblica
concepita in un momento storico –politico quanto mai lontano da quello
attuale. Un opera faraonica, figlia di un modello di sviluppo energivoro
e superato, per la quele non ci sono i fondi, e che certamente
infliggerà un’ inaudita sofferenza alla popolazione della Val di Susa.
La grande crisi economica del 2008 e la campagna referendaria contro il
nucleare e la privatizzazione dell’ acqua, costituiscono cambiamenti “al
contorno” che indicano la necessità di invertire la rotta rispetto ad
un consenso bipartisan (quel famigerato Washington Consensus) che non è
più in grado di proporre un modello di sviluppo sostenibile ed
accettabile. La battaglia della Valle di Susa contro la TAV ed il grande
consenso popolare che è stata capace di raggiungere in tutto il paese
mostra come la sensibilità per i beni comuni, categoria
politico-giuridica feconda e di grande significato, sia stata capace di
conquistare l’ egemonia presso il popolo della sinistra e, stando all’
esito referendario, anche oltre la stessa. Esiste oggi un discrimine fra
chi sostiene che un diverso modo, basato sul pieno riconoscimento dei
beni comuni è possibile e chi, per incapacità culturale di inerpretare
il cambiamento della società, si trincera dietro un decisionismo
autoritario che, lungi dall’ essere realista appare, nell’ attuale
situazione economica ed ecologica, sempre più velleitario. Chi si
candida a guidare l’ Italia del dopo Berlusconi cercando i voti del
popolo della sinistra deve farsi una ragione di questo cambio di
sensibilità del popolo sovrano e saperlo interpretare politicamente. Al
di là dell’ importanza di accertare ogni responsabilità per gli atti
violenti in tutte le sedi istituzionali a ciò deputate, Interpretare i
fatti della Val di Susa nella mera logica dell’ ordine pubblico, per
isolare le forze politiche più sensibili alla necessità di affrontare
radicalmente la crisi con un grande piano di ecologia del territorio,
costituisce un errore politico gravissimo che fa soltanto il gioco della
destra. Questo nostro appello invita le forze politiche che vorranno
accoglierlo ad organizzare per Venerdì 8 luglio un grande girotondo
fiaccolata per assediare simbolicamente Municipio di Torino al Palazzo
della Regione e Prefettura.
Giorgio Airaudo, Ugo Mattei, Marco Revelli