Ancora
una giornata di lotta in val di Susa. Uscire dall’assedio per
comunicare e rafforzare la lotta no tav oggi diventa centrale. Dalle ore
9.00 al mercato di Chiomonte un folto gruppo di no tav ha voluto
portare al sindaco del paese Renzo Pinard i “prodotti tipici del tav”, i
lacrimogeni. Grazie ad una amministrazione comunale assente o in alcuni
casi anche accondiscendente oggi una vasta porzione di territorio di
questo comune è militarizzato. Per liberare l’area del fortino della
Maddalena poi, le forze dell’ordine hanno usato e usano quantità enormi
di gas lacrimogeni. Parliamo di migliaia di candelotti lanciati ogni
qual volta la popolazione si avvicina alle reti del fortino chiedendo la
liberazione del proprio territorio. Uno dei colpevoli di questo è il
sindaco e per questo appunto che oggi i no tav hanno voluto portare a
lui un sacco pieno di candelotti lanciati e raccolti nei boschi di
Chiomonte. Sono rifiuti speciali e molto pericolosi come dimostrano le
numerose schede tecniche informative prodotte dal movimento nella
persona del prof. Massimo Zucchetti (docente ordinario del politecnico
di Torino). I boschi sono pieni di questi rifiuti e con un notevole
dispendio di energie dal campeggio no tav ogni giorno i ragazzi vanno
sui sentieri a raccoglierne centinaia di borse. Il tutto è stato
protocollato in comune e insieme ai lacrimogeni molti no tav hanno
voluto scrivere dei pensieri da dedicare a Pinard. Ancora una volta
prima di andare via dal mercato sono stati distribuiti molti volantini
che spiegano ai turisti che in questi giorni affollano Chiomonte la
situazione di militarizzazione del territorio.