Questa
mattina circa 500 No Tav si sono dati appuntamento al presidio Clarea,
liberato domenica durante la lunga giornata di assedio. Dopo una prima
ricognizione dell’area ci si è dedicati ad una ulteriore pulizia
dell’area dove dovrebbe sorgere il cantiere, già iniziata ieri da alcuni
volenterosi. A terra ancora numerosi lacrimogeni, alcuni piccoli
animali che non ce l’hanno fatta a fuggire dal gas e immondizia sparsa
nei pressi del recinto, soprattutto cibo, buttato con sprezzo. All’area
archeologica sono visibili ed evidenti i segni del passaggio di cingoli
proprio sulle tombe neolitiche, che appaiono devastate. Dopo la polenta
molti sono voluti salire alle reti del non-cantiere, difese da poche
decine di agenti delle forze dell’ordine, che sono sembrate più
impaurite che altro. La determinazione dei No Tav si è fatta sentire
ancora una volta, a colpi di voci e spinte (simboliche) sulle reti.
Prima di scendere ancora un “saluto” e poi tuttia riposare a casa, sarà
un’estate intensa, una partita ancora tutta da giocare. Una cosa è
sicura…troveranno lungo!