Odg: progetto TAV Torino-Lyon
Il III Congresso della Fiom Cgil Torino riunito a Torino i giorni 3 e 4 marzo 2010 esprime contrarietà al progetto Tav Torino-Lyon perché:
Non ha senso dissanguare le risorse disponili per indirizzarle su investimenti colossali, con costi ambientali devastanti, dove non esiste un problema di crescita dei traffici anziché occuparsi del miglioramento ed ampliamento e manutenzione delle linee ferroviarie esistenti;
- La Valle di Susa sopporta già un enorme carico di infrastrutture;
- La linea non è né vecchia né antieconomica, e fino al 2000 è stata il più importante valico ferroviario d’Italia;
- Uno studio commissionato dalle Ferrovie Italiane al Centro di Geotecnologie dell’Università di Siena ha valutato che saranno estratti 1.050.000 m³ di rocce contenenti amianto;
- L’Italia, a seguito degli ultimi accordi con la Francia, pagherà il 63% della parte comune, pur detenendone solo il 25%;
- Siamo contrari alla militarizzazione del territorio così come è accaduto in occasione dei sondaggi;
- Rigettiamo l’uso della forza e della violenza così come già avvenuto nel 2005 e come si è rimanifestato nelle settimane passate in occasione dell’inizio dei sondaggi.
Sosteniamo che i lavori utili sono altri, quali ad esempio:
- Manutenzione e salvaguardia del territorio;
- Assetto idrogeologico;
- Miglioramento delle linee e del materiale rotabile nonché del servizio ferroviario per i lavoratori pendolari. Particolare rilevanza assume la tematica della sicurezza del traffico e dei mezzi, messe in forse delle scelte di FS, come dimostrano gli incidenti quasi quotidiani. Investire in sicurezza diventa importante, anche per valorizzare quelle aziende, presenti anche nel nostro territorio, che hanno competenze riconosciute a livello internazionale;
- Investimenti nelle energie rinnovabili;
- Investimenti nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale, storico e turistico;
- Investimenti nel miglioramento della qualità e delle produzioni agroalimentari.
Come metalmeccanici sottolineiamo l’importanza di un sostegno e rilancio del comparto del trasporto ferroviario, su cui le multinazionali proseguono nello svuotamento dei poli italiani.Siamo consapevoli che il rilancio di questo settore industriale, specie se orientato verso l’obiettivo di un trasporto di massa pubblico e popolare, richiede una forte direzione pubblica e consistenti investimenti di risorse pubbliche.Scelte incompatibili con la decisione di dare priorità massima alle linee ad alta velocità dedicate ad un una ristretta fascia di utenza.
Approvato all’unanimità dal III Congresso Fiom Cgil Torino
Con 20 astensioni