Una lunga giornata per il sindaco di Susa Gemma Amprimo. Ma
ripercorriamo con calma i passaggi che ci hanno portato qui. Ieri in
giornata il sindaco aveva contattato alcuni abitanti di Susa le cui case
sono coinvolte dal nuovo progetto TAV. La proposta molto semplice
quanto infame: una trattativa, segreta e assolutamente riservata da non
divulgare a nessuno, con i tecnici di Ltf sul futuro delle loro
abitazioni. Convocazione a gruppi di tre, a scaglioni di mezz’ora l’uno
dall’altro. Una proposta immediatamentre rigettata dai proprietari delle
abitazioni che hanno avvisato amici e conoscenti e da qui la
convocazione immediata del presidio sotto il comune. Visto il comune
occupato, la signora Amprino ha deciso di andare lei stessa dalle
famiglie che,però, l’hanno prontamente rispedita in comune. Arrivata qui
ormai la situazione era insostenibile. Decine di NO TAV presidiano il
municipio, la sindaca passa tra i fischi e i tecnici disertano; i
carabinieri bloccano gli ingressi, solo lei dentro, ai piani alti, il
movimento sotto a presidiare. Tanta arroganza da un sindaco non si era
mai vista e così i proprietari, in massa con avvocati e movimento, sono
saliti a chiedere conto al sindaco delle sue infauste decisioni che oggi
hanno portato all’approvazione di un progetto a dir poco criminale. Ltf
in queste condizioni dice di non intervenire, facile scusa dietro cui
barricarsi visto il risultato dell’ultimo confronto pubblico con il
movimento nel mese di maggio a Chiomonte. Insomma una giornata
particolare, tecnici impomatati che vanno via con la coda tra le gambe,
un sindaco dai metodi mafiosi che sotto pressione fa la penitenza e si
genuflette, e un movimento che cresce e riacquista piano piano, ma nel
modo giusto, peso politico.
da NoTav.info