Ieri, Sabato 6 novembre, è stata accolta
presso il Presidio “Picapera” di Vaie una delegazione di cittadini campani che
hanno portato un ricco contributo di informazioni, Storia, esperienze e motivazioni
che stanno alla base della lotta contro gli inceneritori e la gestione
criminale della raccolta e smaltimento dei rifiuti in Campania.
Grazie alle manifestazioni avvenute alla
Rotonda di Terzigno, Enzo, Antonietta Salvatore (e gli altri di cui non ho
afferrato il nome) ci hanno portato il racconto vissuto di una “lunga marcia”,
sulle strade della Campania, a favore dei diritti inalienabili di una
popolazione (salute, lavoro, sicurezza, autodeterminazione..) contro la
criminalità organizzata “tradizionale” e quella “nuova” di uno stato contro lo
Stato, di una politica al servizio di interessi particolari, di un’informazione
serva per spaccare le solidarietà possibili tra i veri “esperti” delle
problematiche territoriali: la gente che ci vive!
Immediata la sintonia percepibile attraverso
i commenti, le domande e l’ascolto attento. Molte le similitudini ed i legami
tra progetto TAV, discariche nel Parco del Vesuvio e costruzione di nuovi
inceneritori: dalle logiche del profitto di pochi, vendute come utilità comune
agli stessi attori (IMPREGILO...che qui vuole costruire il TAV e a Napoli
fornisce le “ecoballe” come garanzia per le banche!). Uguali le modalità di
rapporto perverso tra istituzioni, la compravendita dei sindaci, le politiche
antipopolari sostenute dai partiti della “sinistra”. Ed ogni passo di questa
lotta nel difficile e sofferente territorio campano è sostenuto da precise
informazioni, leggi, statistiche, numeri e da un tangibile CORAGGIO!
Giovanni Maiolo, coautore di “Transite,
Favorite”, capitato a Terzigno proprio nei momenti “caldi”, ha raccontato il
suo incontro con quella popolazione intrecciandolo con le decine di altri
incontri simili sul territorio italiano che hanno fatto respirare quell’ossigeno
che oggi, nelle “democratiche stanze del potere”, manca.
Dal “A SARA DURA” gridato come saluto, alle
telefonate concitate perché a mille Km si muovevano i “puffi”, alla stanchezza
visibile negli occhi che si stemperava in un sorriso ed in una battuta, “ci
stanno” 1000 ragioni per proseguire le nostre battaglie!
A Vaie, per i 150 anni dell’unità d’Italia,
viene proposta, dalla base, qualcosa che molti italiani, nei secoli, hanno
dimenticato: la Solidarietà anzi, come sottolineava Enzo all’inizio di questo
incontro, la Condivisione.