da Infoaut.org
Questa mattina oltre 300 No Tav hanno compiuto quanto necessario, riconquistando il presidio di Chiomonte messo sotto
sequestro dalla magistratura. Questa la risposta No Tav dopo l’attacco
partito dalla controparte, mascherato dai cavilli burocratici che
s’allarmano per il presunto abusivismo, celando la natura politica
dell’iniziativa del partito del Tav…
E politica è stata la risposta del movimento, che stamane, dopo
un’assemblea sotto il municipio di Chiomonte, che è arrivato fino al
fortino No Tav sotto sequestro, rompendo i sigilli della magistratura e
riprendendosi la baita il presidio Clarea! In precedenza, durante la
partecipata e vivace assemblea sotto il Comune della Val Susa, le
centinaia di persone accorse per l’iniziativa indetta in pochissimo
tempo, si sono confrontate sul da farsi, spostandosi poi tutti assieme
in direzione del presidio costruito all’interno dell’area del cantiere
della Maddalena.