A Virano...
Sappiamo che la chiarezza non sta di casa tra i tifosi piemontesi dell'alta velocità ma arrivare a dire che il movimento distrugge la via gallia di Chiomonte ci sembra un pò troppo. Apprendiamo oggi dagli articoli dei quotidiani La Stampa e Repubblica che il signor Virano è innervosito dalla presenza del movimento no tav sui libri di testo delle scuole medie inferiori alla voce difesa dei territori. Il signor Virano arriva a dire che addirittura il movimento avrebbe distrutto l'antica via gallia della val clarea facendo passare un acquedotto abusivo per alimentare di acqua il presidio anch'esso abusivo. La via gallia di cui parla Virano è una mulattiera di 200 m circa circa che parte dal presidio Clarea e arriva all'imbocco del tunnel cels dell'A32. Da un lato è interrotta dalla strada di servizio usata per costruire il viadotto autostradale e dall'altra dalle vasche antincendio del tunnel Cels. La via in questione è stata usata da Aem e Sitaf per far passare cavidotti e linee di terra del magnifico viadotto A32 della val Clarea e della linea a media tensione che porta elettricità dalla centrale di Chiomonte Ramats. La vicenda in sintesi è andata così. Prima l'Aem ha costruito i suoi elettrodotti spacando la via per far passare i suoi cavi comando interrati, poi la Sitaf ha costruito l'autostrada e ne ha tagliato il percorso ricoprendo la via gallia di detriti molti dei quali sepolti. Costruendo poi la diga del Clarea l'Aem ha prosciugato il corso del Clarea inaridendo e facendo seccare i castagneti. La sitaf costruendo il tunnel tra la val Clarea e il Cels ha poi intercettato e rubato una importante sorgente che ora disperde in vasche sul lato val Clarea. Dopo esserci informati tecnicamente in merito a questa mulattiera abbiamo così deciso di usarla per recuperare l'acqua da questa sorgente e portarla nuovamente attraverso un acquedotto alla base della val Clarea dove sorge il presidio. Questa è un'opera di pubblica utilità, fatta per chiunque voglia usufruirne e costruita con il lavoro volontario di molti no tav. Passa in un sentiero mulattiera, di tutti, che Virano chiama via Gallia ma che purtroppo di Gallo ormai ha ben poco grazie alle numerose opere che già ospita e tutte di dubbia utilità. Il sentiero è stato ripristinato e dopo un primo naturale assestamento verrà ritoccato nuovamente in maniera scrupolosa e definitiva. Chiunque voglia in val Clarea trovare acqua oggi lo potrà fare usando quest'acquedotto, per bagnare i castagni, per fare dell'agricoltura e èper ridare vita a questa terra che ha già dato troppo e che merita rispetto. In ogni caso per prudenza sarà opportuno scavare a mano e con attenzione per potersi allacciare, lungo questa via infatti passano numerose linee elettriche. Le accuse che vengono mosse al movimento sono una mera speculazione mediatica di chi vorrebbe a giorni aprire un cantiere di 36000 m2, che della val Clarea decreterebbe la definitiva morte. Pensiamo che si debba ritornare a pensare in grande, per la vita dei territori, oggi costruendo piccole opere per farli vivere e tra pochi giorni resistendo attivamente per impedirne la distruzione. Caro Virano, di acqua sotto i ponti e negli acquedotti ne passerà ancora molta prima della fine di queste lotte, quello che distingue gli uomini però sono i valori da cui sono mossi e lo stile con il quale li vivono.
Noi pensiamo comunque di non avere bisogno di prendere lezioni di stile e valori da chi come lei non ne ha.
A nome di chi nella val Clarea ha impegnato sogni, energie e vita.
Sappiamo che la chiarezza non sta di casa tra i tifosi piemontesi dell'alta velocità ma arrivare a dire che il movimento distrugge la via gallia di Chiomonte ci sembra un pò troppo. Apprendiamo oggi dagli articoli dei quotidiani La Stampa e Repubblica che il signor Virano è innervosito dalla presenza del movimento no tav sui libri di testo delle scuole medie inferiori alla voce difesa dei territori. Il signor Virano arriva a dire che addirittura il movimento avrebbe distrutto l'antica via gallia della val clarea facendo passare un acquedotto abusivo per alimentare di acqua il presidio anch'esso abusivo. La via gallia di cui parla Virano è una mulattiera di 200 m circa circa che parte dal presidio Clarea e arriva all'imbocco del tunnel cels dell'A32. Da un lato è interrotta dalla strada di servizio usata per costruire il viadotto autostradale e dall'altra dalle vasche antincendio del tunnel Cels. La via in questione è stata usata da Aem e Sitaf per far passare cavidotti e linee di terra del magnifico viadotto A32 della val Clarea e della linea a media tensione che porta elettricità dalla centrale di Chiomonte Ramats. La vicenda in sintesi è andata così. Prima l'Aem ha costruito i suoi elettrodotti spacando la via per far passare i suoi cavi comando interrati, poi la Sitaf ha costruito l'autostrada e ne ha tagliato il percorso ricoprendo la via gallia di detriti molti dei quali sepolti. Costruendo poi la diga del Clarea l'Aem ha prosciugato il corso del Clarea inaridendo e facendo seccare i castagneti. La sitaf costruendo il tunnel tra la val Clarea e il Cels ha poi intercettato e rubato una importante sorgente che ora disperde in vasche sul lato val Clarea. Dopo esserci informati tecnicamente in merito a questa mulattiera abbiamo così deciso di usarla per recuperare l'acqua da questa sorgente e portarla nuovamente attraverso un acquedotto alla base della val Clarea dove sorge il presidio. Questa è un'opera di pubblica utilità, fatta per chiunque voglia usufruirne e costruita con il lavoro volontario di molti no tav. Passa in un sentiero mulattiera, di tutti, che Virano chiama via Gallia ma che purtroppo di Gallo ormai ha ben poco grazie alle numerose opere che già ospita e tutte di dubbia utilità. Il sentiero è stato ripristinato e dopo un primo naturale assestamento verrà ritoccato nuovamente in maniera scrupolosa e definitiva. Chiunque voglia in val Clarea trovare acqua oggi lo potrà fare usando quest'acquedotto, per bagnare i castagni, per fare dell'agricoltura e èper ridare vita a questa terra che ha già dato troppo e che merita rispetto. In ogni caso per prudenza sarà opportuno scavare a mano e con attenzione per potersi allacciare, lungo questa via infatti passano numerose linee elettriche. Le accuse che vengono mosse al movimento sono una mera speculazione mediatica di chi vorrebbe a giorni aprire un cantiere di 36000 m2, che della val Clarea decreterebbe la definitiva morte. Pensiamo che si debba ritornare a pensare in grande, per la vita dei territori, oggi costruendo piccole opere per farli vivere e tra pochi giorni resistendo attivamente per impedirne la distruzione. Caro Virano, di acqua sotto i ponti e negli acquedotti ne passerà ancora molta prima della fine di queste lotte, quello che distingue gli uomini però sono i valori da cui sono mossi e lo stile con il quale li vivono.
Noi pensiamo comunque di non avere bisogno di prendere lezioni di stile e valori da chi come lei non ne ha.
A nome di chi nella val Clarea ha impegnato sogni, energie e vita.