lunedì 7 febbraio 2011

Si Tav in valle? Ma allora esistono!!!


...ahhh, sono i soliti noti che vorrebbero una fetta...poveri loro!

da La Stampa.it
Valsusa, le imprese bussano alla Tav "Deve darci lavoro"
Nasce un consorzio per partecipare agli appalti
MASSIMO NUMA

Per ora manca il nome e uno statuto ma ci sono una cinquantina di imprenditori della Valsusa che hanno deciso di associarsi e di dar vita ad un consorzio per partecipare ai lavori per la realizzazione della Torino-Lione. Per farlo hanno chiesto informazioni a Mario Virano, che non solo li ha assecondati ma ha anche suggerito gli strumenti per poter accedere ai benefici della legge regionale sulla Demarche Grand Chantier che dovrebbe trovare applicazione già in occasione dei lavori per il cunicolo esplorativo di Chiomonte. La riunione si è svolta a Cascina Roland di Villarfocchiardo. Virano è arrivato senza scorta. Ad attenderlo una cinquantina di operatori economici: impresari edili, artigiani, professionisti, albergatori e ristoratori. Interessati a capire, al di là dei numeri, le reali ricadute economiche dei lavori - descritti nella lettera ai capifamiglia inviata dallo stesso Virano - in una valle che sta attraversando una crisi economica acuta con alti tassi di disoccupazione. Una sola domanda: che cosa dobbiamo fare per lavorare? Il presidente dell’Osservatorio ha provato a spiegarlo: «A fronte di competenze diverse e di strutture aziendali piccole e medie, l’unica strada è quella di associarvi. Un soggetto aggregato ha diritto a ricevere un’informazione diretta sulle gare». E soprattutto può partecipare e vincere una serie di gare scorporate dai bandi di gara «minori», quelli legati alla sistemazione delle aree, dei sottoservizi, delle interferenze. Ancora Virano: «La Lyon Turin Ferroviarie è disponibile a fare bandi separati dai grandi appalti sul modello di quanto è stato realizzato e si sta realizzando al Brennero». E in questo modo il consorzio di imprese locali potrebbe fare direttamente i lavori evitando i subappalti. Un modello che potrebbe essere messo in campo già con il cunicolo esplorativo di Chiomonte e con la realizzazione dello svincolo autostradale. Un’opera che complessivamente vale 140 milioni ma che in parte potrebbe essere affidata a imprese locali. Secondo Virano, «ad una prima stima ci potrebbero essere alcune decine di milioni di lavori da affidare con appalti separati». E poi c’è la partita della qualificazione professionale. Alla fine della riunione - organizzata con il passa parola per il timore delle proteste dei No Tav - gli imprenditori hanno deciso di seguire i suggerimenti di Virano. Un pool di esperti è stato incaricato di individuare il miglior strumento legale «per dar vita ad un soggetto aggregato che dovrà costituire un aspetto importante dei lavori, anzi, l’aspetto più importante: la valle non può essere tagliata fuori da tutto».