La sera del 25 febbraio con un commando di pochi uomini il comandante Fontan e il suo braccio destro Rossero si recano presso il casello ferroviario di Bruzolo presidiato da soldati russi in forze alla Whermarch. Nei giorni precedenti alcuni di questi soldati avevano espresso la volontà di disertare e unirsi ai partigiani. La loro diserzione però doveva essere coperta da un finto attacco dei partigiani che avrebbe così giustificato la loro resa. Arrivati nei pressi del casello Walter si accorge da subito che si tratta di un’imboscata. Da eroe, con al suo fianco Aldo, copre la ritirata dei suoi che si salvano e danno l’allarme. Muoiono con le armi in pugno trucidati dal fuoco nemico. Con Walter Fontan si chiude la prima eroica fase della resistenza in valle di Susa, fatta di comandanti senza paura, abili e veloci nei sabotaggi. Tutti morti in battaglia. Dalla primavera del 1944 si aprirà la seconda fase, più strutturata e partecipata con centinaia di uomini schierati su ambo i versanti della valle che costringeranno il nemico alla paura e alla resa finale dell’aprile 1945. Oggi 27 febbraio a Bruzolo i loro compagni partigiani ancora vivi, tanti giovani e le autorità li hanno ricordati.
Con il loro esempio nel cuore proseguiamo nelle battaglie che ogni giorno ci vedono protagonisti, nelle piazze,nell’antifascismo, nei presidi, nella lotta No Tav.
LA COMMEMORAZIONE è DOMANI (26 FEBBRAIO) ORE 10:30,
PRESSO IL CIPPO VICINO ALLA STAZIONE DI BRUZOLO.
Con il loro esempio nel cuore proseguiamo nelle battaglie che ogni giorno ci vedono protagonisti, nelle piazze,nell’antifascismo, nei presidi, nella lotta No Tav.
LA COMMEMORAZIONE è DOMANI (26 FEBBRAIO) ORE 10:30,
PRESSO IL CIPPO VICINO ALLA STAZIONE DI BRUZOLO.