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Nucleare: Legambiente su scontri
Piemonte, militarizzazione brutta premessa
Roma, 7 feb. - (Adnkronos) -
''Quanto accaduto questa mattina all'alba in Piemonte in occasione del
passaggio di un treno carico di scorie nucleari proveniente da Saluggia e
diretto in Francia e' una brutta premessa al nuovo corso atomico
progettato dal governo. Mancanza di trasparenza e militarizzazione del
territorio non ci sembrano un metodo praticabile per la gestione di
rifiuti e impianti nucleari''. Cosi' il presidente di Legambiente
Vittorio Cogliati Dezza commenta gli scontri avvenuti questa mattina
all'alba alla stazione di Condove-Chiusa di San Michele tra manifestanti
antinuclearisti e le forze dell'ordine che li hanno duramente
contrastati. La mancanza di trasparenza su tutta la filiera del ciclo
dei rifiuti del nostro 'vecchio' nucleare, sottolinea il presidente
dell'associazione ambientalista, ''e' grave ed e' grave che in Piemonte
non venga rispettata la legge regionale che prevede che i cittadini
residenti nei territori attraversati dai convogli carichi di scorie
vengano debitamente informati sui trasporti e sui piani di emergenza
associati. E' chiaro che la gestione delle scorie radioattive, per non
parlare dei nuovi impianti che il governo vorrebbe realizzare, non puo'
avvenire all'oscuro delle popolazioni e senza condivisione''. A
Saluggia, dove e' al momento custodito l'85% dei rifiuti nucleari
italiani, senza informare la popolazione, rileva l'associazione
ambientalista, partono le barre per l'impianto di trattamento di La
Hague; nessuno dice che i rifiuti radioattivi torneranno poi in Italia,
nessuno dice come saranno solidificati e portati via da Saluggia i
rifiuti radioattivi liquidi, quelli che da oltre trent'anni
costituiscono un rischio enorme. Intanto, all'oscuro della popolazione,
va avanti l'autorizzazione per i nuovi depositi.