martedì 2 agosto 2011

Tav, fallisce Italcoge, l'azienda del cantiere di Chiomonte



La sentenza del tribunale fallimentare di Torino per l'Italcoge di Susa, una di quelle che operano nel cantiere di Chiomonte. Ma il cantiere non si ferma, lavoratori in cassa intergrazione. Gli attivisti si radunano nella loro "baita"


di Diego Longhin (La Repubblica,02/08/2011)



Sentenza di fallimento per l'impresa Italcoge di Susa, una delle due società che opera nel cantiere Tav di Chiomonte. E' stata emessa dal giudice Bruno Conca del del Tribunale di Torino. Già nominato il curatore fallimentare: è Michele Vigna che ora si trova in Val di Susa, tra la sede dell'Italcoge e il sito della Maddalena, per verificare la situazione. Proprio stamattina erano partiti i lavori di ampliamento della recenzione del cantiere che ora sono stati interrotti per qualche giorno. Si tratta dell'azienda a cui poco più di una settimana fa sono stati bruciati dei mezzi da chi si oppone alla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione: un gesto intimidatorio.

L'istanza di fallimento della ditta sarebbe stata presentata da un paio di creditori. Da una prima ricostruzione il debito sarebbe minimo, qualche migliaio di euro, rispetto ai crediti che l'Italcoge avanza da alcuni grandi committenti. Ma il Tribunale ha scelto la strada del fallimento. I lavoratori dell'azienda di Susa sono stati messi in cassa integrazione e i macchinari sono stati posti sotto la tutela del curatore. Ora cosa succederà ai lavori nel cantiere della Maddalena di Chiomonte, dove si deve realizzare il primo tunnel esplorativo della Torino-Lione? La palla passa in mano alla Ltf, la società italo-francese che deve realizzare la galleria di collegamento tra Italia e Francia. Entro pochi giorni è probabile che i lavori verranno affidati ad un'altra società che dovrebbe anche prendersi in carico gli addetti Italcoge. Alla Maddalena lavora anche una seconda azienda, la Martina.

Esultano i No-Tav che da giorni attendevano la notizia del fallimento. Alcuni attivisti del movimento stamattina, appena saputo del via ai lavori di ampliamento, si sono spostati dal presidio vicino alla centrale idroelettrica al secondo punto di raccolta creato vicino alla baita costruita l'anno scorso dal movimento che si oppone al supertreno in Valle. Al momento la situazione è tranquilla.