h. 16,30 - Venerdì 05.08.2011
Turi, il pacifista rampante, la sua vita è ora in grave pericolo!
Turi è ancora sull'albero, resiste da più di 24 ore. E' in digiuno da
giorni, ora anche senza liquidi. La sua tenacia ed il suo spirito di
sacrificio hanno permesso di far girare un appello a tutti i giornalisti
perché raggiungessero il presidio e dessero voce a chi vuole che anche
le ragioni del movimento NO TAV trovino spazio. Sul posto è arrivata
una troupe di Sky, ma Turi non si accontenta.
Turi continua la sua
lotta NON VIOLENTA, abbracciato a quell'albero così fragile, ad
un'altezza di quasi 30 metri. Intorno alle 15:30 i vigili del fuoco,
approfittando di un momento di calma, hanno tentato una manovra per fare scendere il nostro pacifista rampante: alcuni uomini sul cestello si sono preparati ad avvicinarsi alla cima dell'albero, ma il manovratore ha forzato la mano ed il cestello ha urtato con violenza i rami già fragili, rischiando di far cadere Turi.
A
poco o nulla sono valse le grida degli attivisti NO TAV presenti sul
posto, che hanno filmato tutta la scena. Pochi istanti dopo ecco
ritentare la manovra, stesso impatto violento, stesso esito: mettere in grave pericolo la vita di Turi. Il cestello è ora accanto alla cima dell'albero, i rami sono flessi pericolosamente (sono molto secchi) e la vita di Turi è ancora in pericolo. Lui non scende, non demorde e ormai è chiaro che è pronto a tutto, anche al gesto più estremo.
Non ci sono parole per descrivere una situazione sempre più grave, tra manovre forzate e pericolose commesse dai Vigili del Fuoco ed il complice silenzio dei media.
Ripetiamo l'appello a tutti i giornalisti, TURI
chiede di poter parlare ai media, chiede di mettere fine a questo
assordante silenzio che copre le peggiori violenze di uno stato che ha
dichiarato guerra ai cittadini. Ognuno risponda alla propria coscienza,
per la vita di quest'uomo valoroso. Turi, un pacifista, un no tav, un
uomo coerente.