lunedì 1 agosto 2011

Emozioni e pensieri...


Al termine di una ennesima storica giornata mi concedo emozioni e pensieri.
Un pensiero di pena :
Alla disperazione di un sistema che non riesce a comprendere quando ha perso e si avvita in feticci di potere violenti quanto inutili.
Ai simulacri di quel sistema. Tristi, monocolore, evidentemente a disagio su terreni e sentieri che invece esprimono storia, vita e allegria. Incapaci di comprendere la violenza che compiono e l’arbitrarietà della loro presenza. Anestetizzati dall’appartenenza a una categoria di poveracci che sono stati convinti di essere i portatori di un valore inesistente. Donne e uomini che dovrebbero fermare un attimo il loro incedere quotidiano e farsi una semplice quanto illuminante domanda : PERCHE’, PER CHE COSA , PER CHI?
Ai mestatori che cercano di strappare minute porzioni di celebrità a scapito della dignità di persone.
A coloro che ancora credono che si possano risolvere i problemi attraverso metodologie antiche ed inefficaci. Che credono in una cosa ma non riescono a realizzarla mai cercando di galleggiare tra posizioni contrastanti tra di loro.
A coloro che dovrebbero rappresentarci e che invece rappresentano il nostro esatto contrario. Loro che con ostinazione vogliono far credere di essere vivi e invece si rispecchiano in disperanti immagini di armi ed eserciti.
A coloro che sperano nel peggio … senza nemmeno sapere il perché e non fanno nulla per condividere la gioia dello stare insieme e di farlo essendo diversi.
Un pensiero di ringraziamento :
Ai 15.000 che oggi hanno camminato;
A tutti quelli che non hanno camminato per il terrore in loro inculcato ma che hanno fremuto e gioito e che la prossima volta cammineranno nuovamente come hanno sempre fatto. Alle donne e agli uomini che in questi ultimi due mesi hanno dedicato il loro tempo e le loro energie per concretizzare una pratica di lotta faticosa e poco appagante. 
Ai così detti ragazzi che hanno subito ferite e insulti quotidiani senza mai travalicare i confini che insieme erano stati posti. 
A tutti coloro che hanno compreso e hanno evitato di cadere nel baratro dell’autolesionismo.
A quegli amministratori che hanno fatto quello che dovevano e che avevano promesso di fare.
A tutti quelli che hanno subito ferite e non se ne sono lamentati cosi chè l’ odio non è riuscito a soppiantare la volontà di “restare umani”.
A tutti quelli che hanno subito restringimenti delle libertà individuali, denunce, perquisizioni, sequestri, intercettazioni, pressioni personali, minacce. Nessuno ha mai drammatizzato e il rendere collettive queste cose ha aiutato tutti a crescere e sentirsi uniti.
A tutti quelli che hanno lottato, lottano e continueranno a lottare provando felicità, benessere e consapevolezza di essere comunità.
Alle montagne, ai boschi e alla terra che ci abbracciano tutti i giorni e ci fanno sentire vivi e pieni di voglia di continuare ad esserlo.
Alla fortuna che mi ha consentito di vivere in questo tempo, in questa terra e insieme a migliaia di persone meravigliose.
A chi, come me, ha sbagliato spesso ma ha avuto l’opportunità di comprendere i propri errori semplicemente ascoltando le parole di chi cammina vicino e di cui si ha completa fiducia.
Una emozione incredibile :
Per aver completamente e definitivamente compreso che questo movimento è in grado di autodeterminare i propri spazi, i propri luoghi e le proprie metodologie. Senza presunzione ma con determinazione e senza paure. Il confronto quotidiano e la capacità di creare sintesi ed affrontare le differenze ha posto le basi di una collettività inclusiva e rispettosa di regole costruite insieme giorno dopo giorno.
Per aver sentito nel più profondo del mio essere  che l’asprezza del confronto interno e il caos apparente risulta essere una irrinunciabile ricchezza valoriale senza la quale, dopo tanti anni di pratica, non sarei in grado di vivere.
Per essermi sentito, per la prima volta nella mia esperienza di vita, più forte dei miei avversari nonostante una oggettiva differenza di mezzi.
Per aver scoperto di amare i miei compagni di viaggio, compresi quelli che non conosco personalmente.
Per essere riuscito a vedere un futuro e una possibilità di esserne protagonista.
Per affrontare i prossimi giorni con la certezza che avremo voglia tutti insieme di capitalizzare questo tempo passato a Chiomonte e che sicuramente lo faremo al meglio delle nostre possibilità.
Per aver compreso il reale significato del motto di Alberto che faccio interamente mio RESISTERE  RESISTERE  RESISTERE
Un abbracio a tutte/i.

 
Luigi Casel