lunedì 3 maggio 2010

1 MAGGIO: Festa(?) dei lavoratori


Il Primo Maggio è la festa dei Lavoratori. Ma a parte qualche spezzone del corteo, sembra un funerale. Passando fra i lavoratori, gente che al suo essere di sinistra ci crede ancora, c’è molta delusione.
Il sogno di un mondo migliore sembra lentamente svanire, la determinazione nello stare vicino a chi soffre fa sentire molti ‘dalla parte sbagliata’, con quelli che perdono, con la squadra retrocessa.
E’ il 2010 i partiti di sinistra sono il Partito Democratico ( frutto dello storico accordo fra Partito Comunista e Democrazia Cristiana ) e l’Italia dei Valori, che basa la sua politica giustizialista sull’ex magistrato Antonio Di Pietro, il resto sembra essere svanito o quasi (a parte il fenomeno Vendola che fece una battaglia di personalismi all’interno di Rifondazione Comunista, dove è uscito sconfitto).
Ma ne abbiamo bisogno ? Abbiamo bisogno di leader di partito, di grandi intellettuali che ci spiegano come agire, che cosa fare e quale condotta mantenere, quando non riescono a contrastare un governo come quello del Burattino Berlusconi, non facendo proposte neppure quando il rapporto fra Silvio e Fini, attuale Presidente della Camera, è al minimo storico ?

L’autorganizzazione è l’unica forma concreta di lotta rimasta, che esula da partiti e sindacati, che vede le persone protagoniste nelle proprie lotte, dai Migranti di Corso Peschiera agli occupanti del progetto Prendocasa ad Asti, da noi Valsusini resistenti che abbiamo visto ‘cadere’ la Bresso alle elezioni e scortare l’onorevole Esposito al corteo. Per loro, e chi ancora crede in loro, è stato un triste Primo Maggio, per noi la solita festa fra dialoghi sorridenti di chi lotta per stare bene e far stare bene, non per se stessi o lo stipendio da Governatore o Parlamentare.