Come già annunciato nei giorni precedenti dal movimento no tav giovedì 13 maggio si dovrebbe tenere a Chiomonte una importante riunione tra LTF (general contractor della Torino-Lione) e il sindaco Pinard con la sua giunta. Dalle ore 17.00 quindi tutto il movimento è chiamato a raccolta in piazza del municipio per impedire una riunione tramutata ormai in farsa ancor prima di nascere. Ma torniamo agli eventi delle settimane passate. E' ormai più di un mese che il sindaco in gran segreto si incontra prima a Torino e poi in valle con LTF e con l'architetto Virano per discutere di tav a Chimonte. Dopo numerose interrogazioni consiliari e un partecipato ma piovoso presidio di martedì 4 maggio la verità finalmente inizia a venire a galla. Lo scopriamo oggi dal settimanale di informazione locale La Valsusa al quale il sindaco rilascia una esaustiva intervista di cui alleghiamo la scansione integrale.
Con il tunnel geognostico della Maddalena, frazione di Chiomonte si vorrebbe infattire uscire dall'enpasse "Venaus" dove il movimento no tav nell'inverno 2005 aveva bloccato l'inizio dei lavori. Chiomonte si trova infatti sul lato nord del massiccio dell'Ambin. (conosciuta e rinomata meta alpinistica http://www.altox.it/Ambin/ambinhome.htm) sotto il quale è previsto il passaggio del famoso tunnel di base della Torino-Lione da oltre 50 km. Questo tunnel è per i promotori della linea la torta su cui cercare di mettere le mani a tutti i costi in quanto costosissimo e di facile manipolazione finanziari con variazioni in corso d'opera.
L'avanzamento dei lavori di scavo di una galleria è difficilmente monitorabile e pertanto i suoi costi imprevisti compresi sono una manna per i costruttori. Con la medesima importanza del 2005 a Venaus il movimento no tav guarda all'opzione Chiomonte e ai suoi sviluppi, consapevole che se l'iter progettuale proseguisse la Maddalena diventerebbe la madre di tutte le battaglie
Tornando al sindaco Pinard ecco alcune sue parole: "Grazie a Dio in questo paese c'è ancora quella grande parola che si chiama democrazia che vuol dire pensarla diversamente dall'altro. Bisogna smetterla con questa overdose di no tav... il tunnel deve essere capito e valutato dalla popolazione... Le riunioni sono state burrascose e stavo per andare via. Non siamo supini e vogliamo una progettazione ragionata... Spero prevalga lo spirito del confronto..." Non andiamo oltre per buon gusto e forse anche un pò per la nausea che sale. A sentirlo sembra quasi di non parlare della val di Susa, come se venti anni di lotte, presidi, chilometri di materiale informativo e studi scientifici costruiti e portati avanti con forza dal movimento no tav non siano mai esistiti. La democrazia, caro sindaco, questo paese forse non ha mai neanche saputo dove sta di casa, piuttosto grazie a politici come lei, che usano questo termine a sproposito, ha modificato il suo significato.
Sicuramente la democrazia che intende lei è quella occidentale, da esportare con le bombe nei paesi da conquistare e da applicare con i manganelli sulla gente che lotta per difendere i propri diritti, lavoro, casa, territorio, beni comuni. A noi questa democrazia non interessa e ogni qual volta si proverà "democraticamente" a invadere il nostro territorio saremo lì in prima fila a resistere, come faremo in molti giovedì sotto il comune di Chiomonte. Nelle sue battute cita il movimento no tav di cui dice di avere fatto overdose, semmai l'overdose ce l'abbiamo noi, causata da politici di carriera poltronari come lei che sulle spalle del movimento han cercato un posto al sole. La storia di questa valle ha dimostrato per nostra fortuna che le poltrone di chi vuole la tav crollano, non per ultima quella della madama Bresso già presidente della regione Piemonte e andando avanti così magari franerà anche la sua.
GIOVEDI' 13 MAGGIO ORE 17 CHIOMONTE P.ZZA MUNICIPIO