LTF pubblica il progetto del tunnel geognostico della Maddalena a Chiomonte.
Come anticipato dal movimento no tav nei giorni scorsi attraverso numerosi comunicati e presidi informativi a Chiomonte, il progetto del tunnel geognostico della Maddalena è pronto. Da molto tempo infatti ltf, coadiuvata dall'architetto Virano, aveva pronto nel cassetto questo progetto la cui nascita deriva dalla sconfitta sul campo del 2005 a Venaus. A Venaus appunto era previsto l'imbocco del tunnel geognostico ma grazie alle lotte dell'inverno 2005 e alla riconquista di quell'ormai famoso e passato alla storia 8 dicembre i cantieri erano stati bloccati. Poco male, basta girare il massiccio dell'Ambin dal lato nord e troviamo la Maddalena, oggi obiettivo della finestra di partenza del tunnel. E' bastato trovare un sindaco compiacente che per 30 denari svendesse la sua terra e il gioco è bello che fatto. A nulla iunfatti sono servite le rassicurazioni dei giorni scorsi di Pinard, sindaco di Chiomonte "Sono solo incontri informali...non c'è nulla di deciso...siamo qui per capire e ascoltare...voglio il massimo per il mio territorio...ecc...". Il progetto c'è già e a quanto sembra non c'è proprio un bel niente da discutere, l'opera è di pubblica utilità e guarda un pò ci sono già pubblicati persino i nomi dei proprietari dei terreni coinvolti con i vari numeri di particella, pronti ad essere espropriati. Siamo alle solite, con una parvenza di democrazia e confronto l'incontro di giovedì a Chiomonte è servito a ltf per poter dire di essersi confrontata con la popolazione e gli incontri con il sindaco per poter dire di avere coinvolto le amministrazioni locali. Ora non resta che scavare, ma quanta fretta però. La famosa valutazione di impatto ambientale poi neanche viene menzionata. Questa pubblicazione quindi sarà centrale nel viaggio a Strasburgo, inserita nel dossier informativo del movimento, a sottolineare trasparenza e coinvolgimento delle popolazioni locali e linearità di operato di ltf. Intanto come più volte ricoradato si torna a Chiomonte domenica 23 con l'iniziativa "mettiamo radici in prima fila" e qui stavolta i buchi li fa il movimento, per rimboschire un'area abbandonata già discarica dell'autostrada e che domani vorrebbe essere utilizzata da ltf per lo smarino del tunnel. Come già fatto nel 2005 sapremo bloccare anche questo di cantiere e se sarà necessario ne bloccheremo anche altri. Non bastano due righe su un giornale o su un progetto per fare la tav, per fare la tav bisogna passare dalla Valle di Susa.
Come anticipato dal movimento no tav nei giorni scorsi attraverso numerosi comunicati e presidi informativi a Chiomonte, il progetto del tunnel geognostico della Maddalena è pronto. Da molto tempo infatti ltf, coadiuvata dall'architetto Virano, aveva pronto nel cassetto questo progetto la cui nascita deriva dalla sconfitta sul campo del 2005 a Venaus. A Venaus appunto era previsto l'imbocco del tunnel geognostico ma grazie alle lotte dell'inverno 2005 e alla riconquista di quell'ormai famoso e passato alla storia 8 dicembre i cantieri erano stati bloccati. Poco male, basta girare il massiccio dell'Ambin dal lato nord e troviamo la Maddalena, oggi obiettivo della finestra di partenza del tunnel. E' bastato trovare un sindaco compiacente che per 30 denari svendesse la sua terra e il gioco è bello che fatto. A nulla iunfatti sono servite le rassicurazioni dei giorni scorsi di Pinard, sindaco di Chiomonte "Sono solo incontri informali...non c'è nulla di deciso...siamo qui per capire e ascoltare...voglio il massimo per il mio territorio...ecc...". Il progetto c'è già e a quanto sembra non c'è proprio un bel niente da discutere, l'opera è di pubblica utilità e guarda un pò ci sono già pubblicati persino i nomi dei proprietari dei terreni coinvolti con i vari numeri di particella, pronti ad essere espropriati. Siamo alle solite, con una parvenza di democrazia e confronto l'incontro di giovedì a Chiomonte è servito a ltf per poter dire di essersi confrontata con la popolazione e gli incontri con il sindaco per poter dire di avere coinvolto le amministrazioni locali. Ora non resta che scavare, ma quanta fretta però. La famosa valutazione di impatto ambientale poi neanche viene menzionata. Questa pubblicazione quindi sarà centrale nel viaggio a Strasburgo, inserita nel dossier informativo del movimento, a sottolineare trasparenza e coinvolgimento delle popolazioni locali e linearità di operato di ltf. Intanto come più volte ricoradato si torna a Chiomonte domenica 23 con l'iniziativa "mettiamo radici in prima fila" e qui stavolta i buchi li fa il movimento, per rimboschire un'area abbandonata già discarica dell'autostrada e che domani vorrebbe essere utilizzata da ltf per lo smarino del tunnel. Come già fatto nel 2005 sapremo bloccare anche questo di cantiere e se sarà necessario ne bloccheremo anche altri. Non bastano due righe su un giornale o su un progetto per fare la tav, per fare la tav bisogna passare dalla Valle di Susa.
ora e sempre no tav!!!