venerdì 21 maggio 2010

Le Suggestioni di Virano


Continua la tornata mediatica dell'architetto Virano in risposta alle ultime mobilitazioni No Tav e al viaggio di Strasburgo. Questa volta sono le pagine de La Valsusa settimanale locale a riempirsi delle famose "suggestioni" dell'osservatorio che oggi diventano progetti e plastici e domani vorrebbero diventare cantieri. Il percorso è il medesimo, piccoli passi, finti dialoghi, slide grafiche, incontri truffa e dichiarazioni ad effetto del tipo "la Val di Susa ha vinto, il tav passerà interamente in galleria". Non è questo sicuramente il momento per riscrivere venti anni di storia e ragioni del No Tav, le documentazioni prodotte dal movimento sono reali e corpose, saltano però all'occhio alcune dichiarazioni raccolte dal cronista nel corso della conferenza stampa di martedì 18 maggio e pubblicate sull'edizione del 20 maggio. Partiamo da Virano che definirebbe la piattaforma di Susa in questo modo "...non è solo un progetto ferroviario ma un'operazione di riqualificazione territoriale, paesaggistica e funzionale di un'area compromessa". Interessante visione di un plastico-progetto che parla da solo, lo scippo nella piana di Susa dell'ultima area verde rimasta dopo l'impatto dell'autostrada  A32. Passiamo poi all'ultima invitata che si è aggiunta al carrozzone tav, la sindaca di Susa Gemma Amprimo che ci lascia a bocca aperta "Guardando il plastico visualizzo idealmente dove sono le case dei miei concittadini. Ho la percezione che ci sia la massima attenzione al territorio... conosco l'architetto Virano da diversi anni e so che queste attenzioni fanno parte del suo profilo". Indecente forse è il termine che meglio si addice al personaggio e alle parole. Sembra il commento a una fiction tv di basso livello piuttosto che parole di un sindaco il cui comune verrà colpito da un'opera devastante che ne comprometterà il futuro definitivamente. In conclusione per un finale che si rispetti ecco il presidente della provincia di Torino Antonio Saitta che si rivolge a tutti gli amministratori valsusini che hanno deciso di abbandonare il tavolo dell'osservatorio tecnico "Rientrate al tavolo di discussione. Per quanto ci riguarda, la porta è sempre aperta". La parabola del figliol prodigo qui però è inversa, gli sperperatori di denaro in questo caso sono quelli che chiedono agli amministratori della Val di Susa di tornare al tavolo del furto. Insomma, passano i giorni e l'incontro di martedì sembra sempre più una bella festa di compleanno, tutti contenti, tutti sorridenti al tavolo imbandito del nuovo progetto tav con la sua bella torta da dividere, peccato per loro però che tra il coltello e la torta da dividere c'è la val di Susa e i valsusini...