Non bastano le parole per commentare l'ennesimo attacco infame d'Israele. Un massacro ingiustificabile, una prova di forza folle, anche dal punto di vista d'Israele (...). La riproposizione della violenza e della morte contro ogni movenza palestinese, contro ogni azione di solidarietà reale che agita le contraddizioni e le sembianze dello Stato sionista. Dopo il sangue del convoglio Free Gaza, oggi quello della Freedom Flotilla.
Un attacco furioso consumato, da quanto rimbalzato a più voci, da quanto riferito da Al Jazeera e dai media mediorientali, in acque internazionali: mai, nelle passate missioni navali pacifiste, era stato possibile per i pacifisti entrare nelle acque territoriali di Gaza (controllate dalla marina israeliana, che li aveva sempre bloccati prima), Israele ci ha tenuto a non creare un precedente, al costo di morti e feriti. Israele conferma i dati essenziali, inventa balle sulle dinamiche e i perchè. I pacifisti della Freedom Flotilla avrebbero, prima, opposto resistenza fisica al raid militare della marina, poi la versione sarebbe cambiata con l'aggiunta dell'esplosione di colpi da fuoco come origine dell'assalto... Ma che imparino almeno la dignità del silenzio piuttosto di queste castronerie! Le navi della Freedom Flotilla portavano più di 700 passeggeri di 40 nazionalità diverse e volevano consegnare 10mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione di Gaza. A bordo anche case prefabbricate, 500 sedie a rotelle elettriche e 5 parlamentari (di Irlanda, Italia, Svezia, Norvegia e Bulgaria) oltre a esponenti di ong, associazioni e semplici cittadini. L'obiettivo della spedizione era rompere l'assedio disumano vigente a Gaza.
Hamas ha rivolto un appello perchè siano le ambasciate israeliane di tutto il mondo il teatro della protesta e della rabbia contro la violenza sionista, per domani, ha comunicato il premier Ismail Haniyeh, è stato indetto uno sciopero generale nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Abu Mazen condanna e indice 3 giorni di lutto... Mentre diversi Stati stanno convocando gli ambasciatori israeliani nei palazzi dei governi, altri (più discretamente) stanno chiedendo ad Israele di dare spiegazioni sull'accaduto. La Turchia è la più attiva, conformemente al ruolo che si sta costruendo nello scacchiere geopolitico del Medio Oriente.
Forti tensioni si registrano in Turchia, ad Istanbul, sotto l'ambasciata israeliana, così come ad Amman, in Giordania, dove i manifestanti pretendono che si chiuda la sede diplomatica sionista...
vedi anche:
- Hamas: "Intifada contro le ambasciate israeliane"
- Così Israele danneggia la sua sicurezza di Vincenzo Nigro
Il video dell'assalto dalle immagine del quotidiano turco Hurriyet:
Dalla Freedom Flottilla, così InfoPal, riporta dell'attacco sionista subito in mare:
Israele attacca la Freedom Flotilla: almeno dieci morti e vari feriti tra i partecipanti
[Acque internazionali, al largo della Striscia di Gaza - Infopal] All'alba di quest'oggi, 31 maggio, Israele ha aggredito con navi da guerra della Marina militare appoggiata da elicotteri la Freedom Flotilla, che trasporta tonnellate di aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza, sotto embargo da circa quattro anni. Vi sono almeno dieci morti (ma probabilmente di più) e vari feriti sulla nave turca della Flotilla. L'aggressione - che è ancora in corso - è avvenuta in acque internazionali, pertanto si tratta a tutti gli effetti di pirateria. È degno di nota il fatto che i partecipanti sono persone assolutamente pacifiche, disarmate, il cui unico scopo è quello di portare gli aiuti alla popolazione di Gaza.
Il Comunicato degli attivisti sulla Freedom Flotilla
Nel cuore della notte, commandos israeliani hanno abbordato la nave passeggeri Turca "Mavi Marmara" sparandole contro. Il filmato in diretta streaming dall'imbarcazione mostra che 2 persone sono state uccise e 31 ferite. Al Jazeera ha appena confermato questi numeri. Israele ha dichiarato che sta entrando in possesso delle imbarcazioni. Lo streaming video mostra i soldati Israeliani che sparano a civili, e il nostro ultimo messaggio spot diceva: ‘Aiutateci, siamo stati abbordati dagli Israelian'. La coalizione formata dal Free Gaza Movement (Fg), European Campaign to End the Siege of Gaza (Ecesg), Insani Yardim Vakfi (Ihh), Perdana Global Peace Organisation , Ship to Gaza Greece, Ship to Gaza Sweden, e International Committee to Lift the Siege on Gaza lancia un appello alla comunità internazionale per chiedere a Israele di fermare questo brutale attacco contro civili che stavano tentando di portare aiuti di vitale importanza ai palestinesi imprigionati a Gaza e di consentire alle navi di continuare il loro cammino. L'attacco è avvenuto in acque internazionali, a 75 miglia al largo della costa di Israele, in violazione del diritto internazionale.
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