COMUNICATO STAMPA SONDAGGI - Fatti del 17/2/2010
In queste settimane, in Valle di Susa e in Torino e cintura, sono stati effettuati alcuni sondaggi previsti dal piano licenziato dall’osservatorio sulla Torino – Lione. Tale approvazione è avvenuta senza il coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali della valle di Susa e senza tener conto che molte amministrazioni avevano fatto rilevare che i sondaggi, prima della progettazione preliminare, erano perlomeno inopportuni e rischiavano di divenire fonte di conflitto sociale.
In Prefettura, nel corso di riunioni con gli amministratori pubblici, così come sugli organi di comunicazione, è stato affermato che le operazioni relative ai sondaggi sarebbero avvenute nella massima trasparenza, con preavviso ai sindaci ed alla luce del sole.
Ciò non è avvenuto ed il posizionamento delle trivelle, peraltro unicamente in siti autostradali o ferroviari già indagati geognosticamente, è sempre avvenuto nel corso della notte e con l’impiego di centinaia di agenti delle forze dell’ordine.
Questo modo di procedere ha portato a proteste e manifestazioni pacifiche dei cittadini sfociate, tra l’altro, in una marcia di circa 40.000 persone che ancora una volta ha evidenziato come sia una percentuale assolutamente significativa della cittadinanza della Val di Susa ad esprimere, ormai da più di quindici anni ed in modo popolare e non violento, il proprio dissenso a veder sacrificato il proprio territorio ad un'opera che dimostra in modo sempre più evidente la propria inadeguatezza a risolvere i problemi, sociali, dell'occupazione, di sviluppo, nonché di trasporto visualizzati dalla nostra società, in piena crisi occupazionale ed economica.
Tale dissenso non cambierà nei prossimi mesi solo perché l'Osservatorio ha unilateralmente presentato al Governo e all'Unione Europea le proprie proposte di tracciato, non rispondendo ad alcuna delle critiche di non sostenibilità economica e mantenendo di fatto inalterate tutte le gravi criticità ambientali per la Val di Susa.
Inoltre, ad ogni posizionamento di trivella è corrisposta un’azione popolare e spontanea, con il sorgere di presidi nei siti di sondaggio e con manifestazioni di contrarietà ai lavori condotte in modo non violento, seppur vistosamente rumoroso. Tutto ciò è stato ignorato, sottovalutando il rischio di un aumento della tensione sociale.
La notte scorsa, con il posizionamento di una trivella al di sotto di un viadotto di una strada provinciale, nelle vicinanze dell’autostrada, si sono verificate delle cariche della polizia che hanno comportato il ferimento in modo molto grave di due manifestanti mentre diverse altre persone sono rimaste ferite in modo lieve.
Se si pensa che attaccare i singoli cittadini sia la strada giusta da intraprendere per far partire questa 'grande opera' ci si sbaglia di molto, poiché in tal modo il conflitto sociale invece di risolversi si aggraverà.
Tanto si è sbagliato nell'Osservatorio con le Amministrazioni Locali, attribuendo loro accordi ed approvazioni ufficiali mai avvenute, tanto si sbaglia a reprimere con la forza verso i singoli cittadini una lotta popolare, consapevole, ormai quasi 'storica'.
Come amministratori esprimiamo la nostra solidarietà alle persone rimaste ferite, augurando loro una pronta e completa guarigione. Condanniamo inoltre con forza ogni forma di violenza da qualunque parte essa arrivi; oggi in particolare condanniamo quella esercitata in modo ingiustificato da chi la violenza dovrebbe prevenirla. Questo è quanto è accaduto mercoledì sera, quando l’azione delle forze dell’ordine è degenerata in una caccia all’uomo, con il ferimento di diverse persone colpite ripetutamente nel momento in cui si trovavano in terra ed impossibilitate anche solo a proteggersi le parti vitali.
Alla luce di tutto questo chiediamo pertanto che i sondaggi vengano immediatamente sospesi e che si ridia forza alla ragione, alla discussione, a quella trasparenza e correttezza tanto sventolata e mai applicata. Richiediamo a tutte le parti in causa il rispetto della legalità. Richiediamo sempre di più, come Amministratori e cittadini di un intero territorio, che si aprano davvero reali tavoli di discussione con le diverse parti che rappresentano lo Stato affinché si possano affrontare i contenuti dei problemi e pervenire, chissà, insieme ad una soluzione.
Bussoleno (TO), 18 febbraio 2010
Coordinamento delle Liste Civiche della Valle di Susa e della Val Sangone