giovedì 18 febbraio 2010

LA TRIVELLA VIEN DI NOTTE!!! (3)


da Byoblu - il blog di Claudio Messora

«La trivella vien di notte, se ti prende sono botte.
Rompe, buca e scappa via, viene con la  polizia
 
Mi scrivono gli italiani della Val di Susa. Quelli che dovrebbero accettare supinamente l'ennesima grande opera inutile, se non per le tasche dei Balducci di turno. Quelli che sono tutto, tranne che supini, e per questo vengono vessati, infangati, abbandonati, dimenticati...

 Non lasciamoli soli.

  STRANI SCONTRI - lettera dei Valsusini

C'è qualcosa di strano nell'attacco dei militari ieri sera, contro i manifestanti nei pressi di Susa. I telegiornali hanno parlato di antagonisti, ma erano solo Valsusini, perché chi difende la valle è un Valsusino.
La farsa dei carotaggi Virano, eseguiti dalle trivelle VCBS - Virano-Chiampa-Bresso-Saitta - senza alcuna finalità reale (i sondaggi ci sono già, sono già stati eseguiti in precedenza), è una messa in scena eseguita al solo scopo di ottenere qualche spicciolo dalla Comunità Europea. Erano settimane che i No TAV e la polizia si affrontavano di fronte alle trivelle. Sembrava ormai che sia il prefetto che la politica avessero intenzione di tenere un basso profilo: piazzare le trivelle di notte, senza farsi notare, evitando lo scontro diretto con gli oppositori, dai quali per altro non è mai arrivato nulla se non baccano e sberleffi.
Invece ieri De Magistris era al presidio di Rivoli, e non dimentichiamo che si occupa di bilanci e contributi UE. Questo può avere messo sull'attenti più di qualcuno. Da qui, forse, l'esigenza di alzare il tenore dello scontro. Ieri sera è successo qualcosa di strano, come se fosse scattato un ordine superiore. Un ordine che, se c'è stato, può avere un'implicazione politica o una spiegazione economica. O entrambe.
Le elezioni si avvicinano ed il comportamento dei militari può spostare voti. Se è vero che la differenza tra i 2 schieramenti è di poche migliaia di schede, le botte cattive, esagerate, che hanno mandato all'ospedale 3 persone, di cui una molto grave, sono probabilmente in grado di fare più e meglio di uno spot elettorale, e senza l'obbligo di rispettare nessuna "Par Condicio".
Scajola, poi, ha appena ammesso le difficoltà a reperire le risorse per realizzare tutte le "Grandi Opere", ma per abbandonare la Torino Lyon, almeno momentaneamente, dovrebbero dotarsi di un alibi migliore. Per esempio dare la colpa ai valsusini, teste dure, che rischiano di creare problemi di ordine pubblico. Una scusa che mitigherebbe lo smacco anche In vista delle penali che chiederebbero i francesi.
E poi resta il fatto che nessuno ha ancora dimostrato che l'opera in questione sia tecnicamente realizzabile. Certo, a molti forse converrebbe prendersi i 670 milioni, darne un terzo alla Francia come da contratto e chiudere la questione delle penali, magari evitando di restituire il grosso del malloppo alla Comunità Europea perché l'opera viene solo rimandata. Forse, per non destare eccessivi sospetti, si potrebbe almeno cominciare il tunnel geognostico di Chiomonte: un buco incompiuto si può sempre riempire, se ci si guadagna abbastanza.
L'unica accortezza è non far sapere a Bruxelles degli scontri, dei feriti: se ci sono stati, si tratta di semplici squatters, autonomi, vagabondi, Blak Blok cattivissimi con il passamontagna nero calato fin sugli scarponi. Non li abbiamo mica manganellati, no: sono inciampati nel passamontagna. A pensarci bene Virano potrebbe dire ai commissari che SImone è stato uno spiacevole incidente, un manganello sfuggito ad un poliziotto sprovveduto mentre girava la polenta insieme ai manifestanti. I valsusini si offendono molto se non mangi la polenta con loro. Magari la UE, cui è già stato dato a bere che va tutto bene con gli autoctoni, se la berrà un'altra volta. Tutto bene ciò che finisce bene. Per loro.
Alle forze dell'ordine diciamo: mentre tornate a Torino, fatevi anche un giro nei paesi, approfittatene per prendere a manganellate un ladro, un deficiente che viaggia ubriaco, uno spacciatore... Almeno, visto che vi paghiamo noi e non Virano per difendere le sue trivelle, vi mettete in pari con il lavoro che state lasciando indietro.