da notav.eu
É bastato un volantino e la proposta di un gioco NO TAV per far dare forfait alla castellana di Susa con una ritirata degna della volpe di Fedro che dopo essersi rotta le unghie a forza di saltare disse: "il buon senso lo mette chi ce l'ha" e se ne andò a cercare viti più facili.
La castellana vinta ma non doma stamattina se ne è ita a Torino su una autovettura della PROTEZIONE CIVILE guidata dal fido scalco PANARO.
Erano piuttosto neri lo scalco e la castellana, perché sul castello espugnato all'alba da un pugno di NO TAV sventolano i vessilli degli assedianti vittoriosi (anche perché come in tutti gli assedi andati a buon fine un'anima buona aveva lasciato spalancato il cancelletto della posterla verso la città).
A Chiomonte LTF è venuta a raccontare un sacco di balle, ma nessuno li ha aggrediti. Gli abbiamo detto quello che si meritavano, in modo rude da montanari ma civile. A Susa non essendo invitati al dibattito non avremmo neppure potuto dire loro in faccia che erano dei bugiardi. Sorge il fondato dubbio che il ballista virano temesse che dei francesi potessero vedere con i loro occhi gli "antagonisti" valligiani e magari cominciassero a dubitare delle sue grandissime balle che sparge in lungo e in largo per l'Europa.
É bastato un volantino e la proposta di un gioco NO TAV per far dare forfait alla castellana di Susa con una ritirata degna della volpe di Fedro che dopo essersi rotta le unghie a forza di saltare disse: "il buon senso lo mette chi ce l'ha" e se ne andò a cercare viti più facili.
La castellana vinta ma non doma stamattina se ne è ita a Torino su una autovettura della PROTEZIONE CIVILE guidata dal fido scalco PANARO.
Erano piuttosto neri lo scalco e la castellana, perché sul castello espugnato all'alba da un pugno di NO TAV sventolano i vessilli degli assedianti vittoriosi (anche perché come in tutti gli assedi andati a buon fine un'anima buona aveva lasciato spalancato il cancelletto della posterla verso la città).
A Chiomonte LTF è venuta a raccontare un sacco di balle, ma nessuno li ha aggrediti. Gli abbiamo detto quello che si meritavano, in modo rude da montanari ma civile. A Susa non essendo invitati al dibattito non avremmo neppure potuto dire loro in faccia che erano dei bugiardi. Sorge il fondato dubbio che il ballista virano temesse che dei francesi potessero vedere con i loro occhi gli "antagonisti" valligiani e magari cominciassero a dubitare delle sue grandissime balle che sparge in lungo e in largo per l'Europa.