Sono momenti terribili quelli che stanno ora vivendo sia Angela Lano, prigioniera sequestrata da Israele, che i suoi famigliari in trepidazione nella casa di Sant' Ambrogio di Susa. Non sapere nulla, ecco quella è la cosa più pesante. Il marito Fernando Lattarulo l'ha sentita l'ultima volta alle due di notte al telefono satellitare di cui Angela era dotata, poi il nulla, il buio e l'ansia di non sapere.
Di fatto tutti ipotizzano, ma nessuno sa poichè la zona di Ashdod dove Angela e gli altri sequestrati sono rinchiusi è inaccessibile a tutti e perchè anche la Farnesina non ha notizie certe. Sono sei (non quattro, come trapelato ieri) gli attivisti italiani reduci dalla spedizione della flottiglia di aiuti per la Striscia di Gaza e sono tutti detenuti in Israele in attesa della pronuncia di un tribunale essendosi opposti, come numerosi altri stranieri, a un immediato provvedimento amministrativo di rimpatrio, pare che tra loro ci sia anche Angela. I sei potranno incontrare solo oggi i rappresentanti del Consolato italiano a Tel Aviv.
Si sa che solo 25 attivisti su 581 (fonte Reuters) hanno accettato di farsi espellere da Israele ed dunque in attesa di rimpatrio, gli altri saranno invece arrestati, identificati e ed interrogati, sucessivamente divisi per nazionalità e poi al più presto trasferiti in carcere, presumibilmente in quello di Beersheba.
Israele ha annunciato di avviare procedimenti giudiziari contro gli attivisti, che a suo dire, hanno aggredito i soldati delle teste di cuoio israeliane. Paradossale ed incredibile è questa situazione poichè alla luce dei fatti l'unica agressione è quella di Israele, che dopo l'operazione "Piombo Fuso" a cavallo tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 e che scioccò l'opinione publica per il numero delle vittime inermi che soccomberono all'esercito, ora ha perpetrato questo vile attacco contro la Freedom Flotilla rea di voler aiutare e soccorrere le popolazioni palestinesi di Gaza ormai stremate da questo inutile ed osceno embargo.
Ieri anche il Comune di Sant' Ambrogio ha voluto esprimere ad Angela ed ai suoi compagni la propria solidarietà. Durissimo il Sindaco Dario Fracchia delle liste civiche: "Esprimo piena solidarietà alla nostra concittadina Angela Lano e a tutti gli attivisti e volontari che hanno partecipato alla missione" continua poi "La Freedom Flotilla è stata brutalmente stroncata in acque internazionali da un'azione militare di una violenza inaudita che deve essere condannata a livello sovranazionale il prima possibile. Stigmatizzo il governo israeliano che ritengo di essere di tipo fascista, criminale ed altamente irresponsabile. A questo abominevole episodio di violenza seguirà purtroppo altra violenza"
Ora ci viene da pensare che Angela ha fatto la sua scelta in maniera decisa e consapevole, come sempre. Come abbiamo potuto conoscerla all'interno del movimento No Tav. Quello di Angela è un giornalismo vero, conquistato sul campo e documentato in maniera seria, non certo come qello di certi giornalai da strapazzo che con il culo sulla sedia di pelle del loro ufficio pubblicano filippiche contro popoli e territori che non hanno mai voluto conoscere e di cui spaventa l'autodeterminazione. Angela ha preso posizione nell'unico modo che conosce, vivendo la realtà e scrivendo la verità sempre senza sensazionalismi o protagonismo.
La Valle che Resiste da oggi resiste con lei e con i suoi compagni. Ci auguriamo che tutta questa follia possa finire il prima possibile e nel migliore dei modi, cosicchè da poterla di nuovo riabbracciare qui, nella sua valle, ...perchè Angela è una di noi!!!