Questa sera, venerdì 27, il Pd aveva organizzato alla festa di Livorno un dibattito sull’Alta velocità con l’Amministratore delegato delle ferrovie, M. Moretti.
In un comunicato del 21 agosto, l’Associazione familiari delle vittime “Il mondo che vorrei” e l’Assemblea 29 giugno avevano invitato il Pd ad annullare questa offesa altrimenti sarebbero stati costretti ad intervenire a questo dibattito per ricordare al signor Moretti e a quanti sconsideratamente continuano a proporlo in feste, salotti e seminari, che la sua “sicurezza” in ferrovia ha ucciso 32 persone, ferito inguaribilmente altre, distrutto un intero quartiere, insieme allo stillicidio continuo di morti e feriti tra lavoratori delle ferrovie e viaggiatori. E per chiedere conto delle sue frasi offensive pronunciate dopo la strage di Viareggio e poterlo fissare, almeno una volta, negli occhi.
Non è stato possibile perché i dirigenti del Pd, propagandisti delle sue tesi sulle ferrovie, hanno pensato non solo di non avvalersi della “bontà” del suo operato, ma addirittura di annullare la stessa iniziativa. Nel comunicato di “annullamento del dibattito”, il Pd scivola pesantemente nella denigrazione verso i familiari delle vittime dichiarando che l’annullamento è dovuto al fatto che “ … il dibattito potesse trasformarsi in un momento di turbativa dell’ordine pubblico …” per concludere con “ … chi porta maggiori responsabilità debba sempre lavorare per svelenire il clima”.
Ogni commento su simili affermazioni è, ovviamente, superfluo (!)
L’annullamento di questo dibattito è un risultato sicuramente positivo per quanti, in questi mesi, hanno preteso verità, giustizia e sicurezza ed hanno sottoscritto una petizione che nella città di Viareggio ha raccolto migliaia e migliaia firme contro la rinomina di Moretti ad Ad delle ferrovie. Continuare ad ignorare questo pronunciamento popolare, dopo la sua riconferma, ha acuito il nostro dolore ma anche la nostra consapevolezza ed il desiderio di giustizia.
E proprio perché riteniamo essere persone serie abbiamo assunto la responsabilità di fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per non dimenticare il 29 giugno e far sì che non accada mai più.
Fintanto le nostre forze lo permetteranno questo è l’impegno al quale assolutamente non abdicheremo. Ad oggi, il dolore è vivo più che mai, ma come confermano anche i bollettini medici, godiamo di quella buona salute per continuare la battaglia di civiltà per la sicurezza, la verità, la giustizia.
Inoltre informiamo che a settembre e ad ottobre abbiamo in programma a Viareggio due importanti e significative iniziative: un Incontro di solidarietà dal 3 al 5 settembre ed un Convegno per la sicurezza nella seconda metà di ottobre.
- Associazione “Il mondo che vorrei”
- Associazione centoquaranta
- Assemblea 29 giugno