giovedì 15 aprile 2010

Il porto di Genova snobba il Tav e guarda al Nord

tratto da Luna Nuova


Quando si parla di Torino-Lione si parla del porto di Genova. Dal potenziamento del porto ligure dovrebbe arrivare buona parte dei flussi di merce su treno per l’interporto di Orbassano e poi per il nord ovest europeo attraverso la valle di Susa. Il porto di Genova è anche la premessa di quella scoperta della logistica che il Piemonte economico propone alla politica. Se si parla di sviluppo del Piemonte oggi si parla sempre del “retroporto” di Genova e del sistema logistico che spacchetterà le merci arrivate con le portacontainer a Genova e che le riconfezionerà per il mercato europeo.Ma anche guardando al porto di Genova si scopre quanto delle suggestioni e delle idee che sostengono la Torino-Lione siano ancora solo dei pensieri. Questo rapporto tra il porto di Genova e l’area industriale torinese e tra il porto di Genova e l’Europa occidentale è ancora tutto da costruire.
Anzi, nei suoi disegni strategici il porto di Genova snobba la Torino-Lione e comunque, prima di guardare al Tav della valle di Susa, sotto la Lanterna guardano alla crisi che ha ridotto il traffico nelle banchine, al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie storiche e a politiche concorrenziali del trasporto su ferro, alla realizzazione del Terzo valico e della direttrice Genova-Rotterdam. E in più, è ancora tutto da vedere se il bacino torinese (quello che dovrà trarre giovamento dal collegamento Tav) saprà essere interessante per gli spedizionieri che usano Genova.
Per ora i progetti di partenariato e in definitiva i mercati di riferimento, l’autorità portuale genovese li va a cercare a Milano e nel centro Europa. In attesa di avere un rapporto più sinergico con la Torino che attende di essere agganciata alle grandi direttrici europee ad alta capacità, Genova ha infatti lanciato un’azione di marketing in vista dell’expo milanese del 2015: vuole diventare “il porto dell’Expo milanese” e nello stesso tempo rimanere il porto di riferimento del mercato generato dall’economia lombarda...

di Massimiliano Borgia