Anche quest'anno il 25 aprile, festa di liberazione dal nazifascismo, ha visto numerose e sentite iniziative. Venerdì sera presso i locali del Cotonificio Live Music di Chianocco la serata di musica resistente dla titolo "...Meglio Resistere" con la partecipazione della band combat rock dei Sangre Rebelde e il Dj set delle TRLS. Sabato, la presentazione della ristampa del libro "La Resistenza in Val di Susa" di Maria Elisa Borgis, un caposaldo dell'argomento che era diventato ormai introvabile e anche l'intitolazione del parco giochi alla sorella della scrittrice perita durante il bombardamento per rappresaglia dell'abitato di Pavaglione. In serata la Fiaccolata istituzionale della Comunità Montana da Sant'Ambrogio ad Avigliana.
Come A.N.P.I. di Bussoleno, Foresto e Chianocco ci siamo uniti nella riflessione con le altre sezioni della Valle incentrata sul diritto fondamentale alla sanità. Questione quantomai centrale in un territorio come il nostro, che vede la chiusura dell'ospedale di Avigliana come una prospettiva reale e che vede il reparto di chirurgia dell'Ospedale di Susa in pericolo, suciettibile di un possibile baratto con la realizzazione della linea Torino-Lione, già epresso in maniera poco velata dal presidene reginale Cota qualche tempo fà. Una questione sempre presente per una popolazione come la nostra che paga una situazione già critica e che sarebbe ulteriormente penalizzata fino a conseguenze estreme con un'eventuale cantierizzazione del territorio.
La giornata di oggi chiude un ciclo di appuntamenti che come ogni anno non hanno avuto solo l'obiettivo di commemorare chi sulle nostre montagne ha combattuto per un futuro migliore, ma di ribadire ancora una volta che quel futuro che oggi sembra sgretolarsi, lo dobbiamo conquistare in prima persona. Senza delegare, come hanno fatto i Partigiani di ieri e come fanno i Partigiani di oggi. In questo senso abbiamo sentito il dovere di ricordare Vittorio Arrigoni durante tutte le iniziative che ci hanno visti coinvolti. Un compagno, un partigiano di oggi che ha combattuto documentando con penna e telecamera le condizioni del popolo palestinese e che per questo è stato ucciso alcuni gironi fà. Il nostro pensiero più sentito và a lui e tutti coloro che hanno lottato e che lottano contro qualsiasi forma di oppressione.
La giornata di oggi chiude un ciclo di appuntamenti che come ogni anno non hanno avuto solo l'obiettivo di commemorare chi sulle nostre montagne ha combattuto per un futuro migliore, ma di ribadire ancora una volta che quel futuro che oggi sembra sgretolarsi, lo dobbiamo conquistare in prima persona. Senza delegare, come hanno fatto i Partigiani di ieri e come fanno i Partigiani di oggi. In questo senso abbiamo sentito il dovere di ricordare Vittorio Arrigoni durante tutte le iniziative che ci hanno visti coinvolti. Un compagno, un partigiano di oggi che ha combattuto documentando con penna e telecamera le condizioni del popolo palestinese e che per questo è stato ucciso alcuni gironi fà. Il nostro pensiero più sentito và a lui e tutti coloro che hanno lottato e che lottano contro qualsiasi forma di oppressione.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!!!