Apprendiamo da "La Repubblica" che il processo-farsa, a carico di alcuni nostri esponenti e che si terrà ai primi di aprile, viene spostato da Susa in un'aula-bunker delle Vallette. La decisione è stata presa "per motivi di sicurezza" e per assicurare (a detta sua) una maggiore partecipazione popolare.
Alcuni No Tav tra i quali l'ex-sindaco di Borgone Simona Pognant e il sindaco di Chianocco Mauro Russo, sono accusati di aver provocato lesioni alle forze del dis-ordine nel 2005, tra le quali un'improbabile frattura nasale a un poliziotto (ovviamente) provvisto di casco.
Alcuni No Tav tra i quali l'ex-sindaco di Borgone Simona Pognant e il sindaco di Chianocco Mauro Russo, sono accusati di aver provocato lesioni alle forze del dis-ordine nel 2005, tra le quali un'improbabile frattura nasale a un poliziotto (ovviamente) provvisto di casco.
A questi tentativi di zittire una Valle compatta che si oppone agli interessi affaristici ed agli strumenti fascisti che questi utilizzano, noi rispondiamo che la voce del nostro dissenso non può essere fermata da questi giochetti. Spostando una sede processuale il problema resta fermo qui. Non ci facciamo intimidire da chi sa di non essere dalla parte giusta, ma che nonostante questo si fa strumento dei poteri forti.
Prendiamo atto di questo e di altri segni della sempre maggiore difficoltà della controparte nel gestire una valle che non è assolutamente pacificata, ricodando a tutti che il TAV in Val di Susa non passerà mai.