tratto da Repubblica del 14.01.2011
Scontri No Tav-polizia nel 2005, processo torinese per due sindaci
Saranno processati a Torino l'ex sindaco di Borgone di Susa e
l'attuale primo cittadino di Chianocco che, nel 2005 presero parte a
manifestazioni No Tav in Val di Susa sfociate in zuffe con le forze
dell'ordine. Questo è l' orientamento dei vertici del tribunale in
seguito ad alcune considerazioni logistiche di pubblica sicurezza. La
sede "naturale" del dibattimento, infatti, sarebbero stati gli uffici
giudiziari di Susa, che però sono giudicati inadeguati per una serie di
motivi: in previsione del massiccio afflusso di persone che richiamano
sempre gli eventi legati alla Tav, si sono levati, per esempio, dubbi
per la tenuta dell'ordine pubblico e anche sulla congruità dei locali. I
due amministratori, Simona Pognant, all'epoca dei fatti primo cittadino
di Borgone, e Mauro Russo, capo dell'amministrazione di Chianocco,
sono accusati di lesioni nei confronti di due poliziotti che avrebbero
spintonato.
Le diverse manifestazioni No Tav del 2005, alle quali i sindaci spesso partecipavano indossando la fascia tricolore, provocarono, a causa dei contrasti fra dimostranti e forze dell' ordine, l'apertura di numerosi procedimenti penali. Questo è uno dei pochi che si è concluso con il rinvio a giudizio (con la formula della citazione diretta) degli interessati. In un caso la procura di Torino contesta una spinta a un agente di polizia; nel secondo - di cui secondo quanto si è appreso è protagonista Russo - una gomitata che è costata a un altro poliziotto la frattura del setto nasale. Le difese, avvalendosi di numerose testimonianze, contestano però le ricostruzioni dei fatti e, nell'episodio della frattura, in particolare, sottolineano come l'agente ferito, in realtà, avesse il viso protetto dal casco regolamentare. In una consulenza disposta dagli inquirenti si sottolinea che, in particolari condizioni, un colpo alla visiera può provocare una lesione al volto, ma in questo caso possono sorgere dubbi sulla sicurezza del casco.
Le diverse manifestazioni No Tav del 2005, alle quali i sindaci spesso partecipavano indossando la fascia tricolore, provocarono, a causa dei contrasti fra dimostranti e forze dell' ordine, l'apertura di numerosi procedimenti penali. Questo è uno dei pochi che si è concluso con il rinvio a giudizio (con la formula della citazione diretta) degli interessati. In un caso la procura di Torino contesta una spinta a un agente di polizia; nel secondo - di cui secondo quanto si è appreso è protagonista Russo - una gomitata che è costata a un altro poliziotto la frattura del setto nasale. Le difese, avvalendosi di numerose testimonianze, contestano però le ricostruzioni dei fatti e, nell'episodio della frattura, in particolare, sottolineano come l'agente ferito, in realtà, avesse il viso protetto dal casco regolamentare. In una consulenza disposta dagli inquirenti si sottolinea che, in particolari condizioni, un colpo alla visiera può provocare una lesione al volto, ma in questo caso possono sorgere dubbi sulla sicurezza del casco.