giovedì 28 luglio 2011

Lettera aperta degli Alpini NoTav


Al: Capo di Stato Maggiore della Difesa
Generale Biagio Abrate
Al: Comandante Brigata Alpina Taurinense
Generale Francesco Paolo Figliuolo


Oggetto: presenza truppe della Brigata Alpina Taurinense alla Maddalena di Chiomonte.

Signori Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e Comandante Brigata Alpina Taurinense, come noto, a far data dal 19 luglio u.s., truppe appartenenti alla Brigata Alpina Taurinense sono giunte, quale supporto alle FF.OO. nella sorveglianza/gestione dell’ordine pubblico relativamente alla realizzazione del cosiddetto cantiere per il tunnel geognostico, alla Maddalena di Chiomonte.
La popolazione locale ha percepito da subito la presenza delle Truppe Alpine a difesa di un’opera che vede la contrarietà della stragrande maggioranza dei valligiani, come una vera e propria occupazione militare della propria terra.
Non è possibile ed anzi riteniamo offensivo per l’onore dell’Esercito la comparazione, come da qualche parte è stata avanzata, tra questo suo impiego e quanto avvenne nel 1992 con l’operazione Vespri Siciliani; là si trattava di rispondere ad una vera e propria emergenza “criminale” culminata con le stragi dove vennero assassinati i giudici Falcone e Borsellino e le loro scorte, qui si tratta di fare esattamente l’opposto ovvero proteggere un progetto ( il TAV) dove, stando alle risultanze della Commissione Antimafia non solo le infiltrazioni criminali sono provate e certificate ma, stando ad alcuni analisti, si tratta di un progetto concepito proprio per arricchire quella zona grigia che opera e prospera con le grandi opere pubbliche.
Riteniamo inconcepibile che l’Esercito venga utilizzato per regolare questioni che la politica ha originato e poi, per via della sua incapacità, non riesce più a controllare.
Noi siamo ben consapevoli che la scelta di inviare l’Esercito, per di più le Truppe Alpine, è una infelice scelta politica e non militare, ed proprio per questo che ci rivolgiamo a voi e non al Ministro della Difesa in quanto, per la vostra storia personale, siete gli unici rappresentanti istituzionali in grado di comprendere il sentimento di disagio e di rabbia che stiamo provando.
Ci rivolgiamo in primis al Capo di Stato Maggiore della Difesa, piemontese di nascita, già comandante della compagnia AUC e poi Capo di Stato Maggiore della SMALP e quindi appartenente alla schiera di coloro che hanno instillato nei giovani ufficiali di complemento il vero spirito alpino, poi comandante della Taurinense e quindi profondo conoscitore delle tradizioni alpine della nostra Valle, ci rivolgiamo altresì all’attuale Comandante della Taurinense quale responsabile operativo dell’invio delle truppe alla Maddalena.
Noi non entriamo nel merito della trasformazione dell’esercito di leva in un esercito di professionisti con la conseguente progressiva perdita dello “Spirito Alpino” che era tale proprio per la coscrizione obbligatoria, ne sul’impiego delle Truppe Alpine in lontani teatri di guerra, anche se abbiamo le nostre idee in merito.
Noi contrastiamo l’utilizzo delle Truppe Alpine con modalità che nulla hanno a che fare con lo spirito che le ha sempre animate e per di più con aspetti vessatori proprio nei confronti della popolazione locale che, ricordiamo, ha dato decine di migliaia di alpini ed artiglieri al nostro Esercito e, come si può vedere nelle lapidi presenti in ogni comune, anche migliaia di morti nelle varie guerre a cui il nostro Paese ha partecipato.
Probabilmente sarete a conoscenza del raduno spontaneo avvenuto domenica 24 luglio a Chiomonte, raduno che ha visto centinaia di penne nere che portavano orgogliosamente il loro cappello ed altre centinaia a capo scoperto semplicemente per rispettare una, riteniamo infelice, scelta della loro associazione, ebbene tutti questi alpini in congedo erano li per manifestare il loro totale dissenso al’utilizzo delle Truppe Alpine a guardia di un fortino (non esiste nessun cantiere) simbolo di quella che tutti noi riteniamo (supportati da una imponente mole documentale) un’opera inutile, infiltrata dalla criminalità organizzata e che depaupererà le risorse del nostro Paese.
Vi invitiamo ad agire tempestivamente affinchè le truppe della Taurinense vengano ritirate dalla Maddalena, in caso contrario purtroppo si creerà una frattura insanabile non solo tra le molte centinaia di ex alpini ma tra la popolazione della valle Susa e l’Esercito e, cosa ancor più tragica per voi e per tutti noi che ne siamo detentori, si perderà quello “Spirito Alpino” che alberga in noi da generazioni.
Concludiamo domandandovi se ritenete che valga la pena assumervi la responsabilità del rischio di far pressochè scomparire lo “Spirito Alpino” dalla Valle di Susa oppure preferiate salvaguardare le nostre tradizioni ed ordinare il ritiro dei soldati di stanza alla Maddalena dove, oltre ad essere occupate in modo svilente per la loro professionalità, sono poste al servizio di interessi politco/finanziari che a nostro avviso nulla dovrebbero avere a che fare con le Truppe Alpine.
Nel porgervi i nostri saluti, vi ricordiamo che qualora vogliate constatare di persona il reale stato d’animo nostro e della popolazione della Val Susa, saremo lieti di accogliervi.
Chiomonte, 26 luglio 2011

Firmato: Ufficiali, Sottufficiali ed Alpini in congedo della Val Susa appartenenti al Movimento No Tav