sabato 12 marzo 2011

Serata su varianti progettuali a San Giuliano

Ieri sera, nella piccola frazione di Susa, si è svolta una serata informativa sulle ipotesi di gestione dello smarino proveniente dagli scavi della Torino-Lione. Il comitato Susa-Monpantero ha illustrato agli abitanti della frazione il frutto delle osservazioni prodotte dal comune di Susa. Tre nuove ipotesi depositate il 24 gennaio scorso, una delle quali martorierebbe ulteriormente proprio San Giuliano, già interessato da una cantierizzazione pesantissima nella prima versione del progetto preliminare.
La popolazione del piccolo centro ha gremito la saletta, seguendo l'esposizione tecnica con estrema e giustificata preoccupazione e comprendendo fino in fondo che l'apertura dei cantieri vorrebbe dire la morte del paese e di chi ci abita. Il da farsi è chiaro, l'unica soluzione è il blocco dell'inizio dei lavori, annunciati per giugno (data ultima...) alla maddalena di Chiomonte.

Ecco un breve sintesi delle varianti riguardanti la gestione del materiale di risulta proveniente dallo scavo del tuttnel di base. Il materiale di scavo (tolta la piccola parte riutilizzata per la costruzione del tunnel) verrebbe trasportato mediante nastro trasportatore dall’imbocco di Susa all’area industriale di questa (zona autoporto) e di qui condotto, sempre con nastro trasportatore, a un’area di carico su treno, che verrà scelta su tre ipotesi:

1) Area presso l’imbocco del tunnel di base, con realizzazione di 3 binari (uno di 500m e gli altri due di 379m e 383m). Materiale scavato andrebbe con nastro trasportatore all’area industriale di Susa, di qui riparte e passerebbe sotto l’A32, sopra la dora e sotto la SS25e la Linea Storica Susa-Torino per finire all’area di carico, con un percorso lungo in totale 1 km e mezzo. Sono già state previste interferenze con la viabilità locale, in particolare con via Montello. Verrebbe occupata una nuova porzione di territorio e viene annunciato un peggioramento del clima acustico su edifici già impattati dal resto del cantiere.

2) Area presso San Giuliano vicino a Cascina Grotte, tra la Linea Storica Susa-Torino e la SS25, con realizzazione di 3 binari (da 500m, 375m e 374m). Il nastro trasportatore partirebbe dall’area industriale di Susa e arriverebbe all’area di carico dopo 1km e 300m. Sono previste interferenze sulla viabilità locale e una nuova occupazione di territorio di 2, 4 ettari. Nel raggio di 100 m dalla sola zona di carico sono dichiarati presenti 10 EDIFICI RESIDENZIALI, non ci sono indicazioni sulla vicinanza di case al nastro trasportatore.

3) Area di Bussoleno, presso l’Ex Piano Caricatore Militare, in zona Isolabella. Lo smarino, sempre con nastro trasportatore, percorrerebbe 3km e mezzo dall’area industriale di Susa fino all’area di carico. E’ previsto l’utilizzo dell’area ferroviaria e una occupazione di territorio non infrastrutturato a sud della Linea Storica Susa-Torino. Nel raggio di 100m sono dichiarati presenti BEN 15 EDIFICI RESIDENZIALI, anche qui non ci sono indicazioni sulla vicinanza di case al nastro trasportatore. Questa ipostesi sembra la più gettonata, perché riutilizzerebbe in parte l’area dismessa con relativi binari.