domenica 3 aprile 2011

Noi padroni a casa nostra. Cota a casa sua!!!


Ieri, sabato 2 aprile, doveva essere il giorno di Roberto Cota ad Avigliana, presso il Ristorante "Caprice", per un incontro con i sostenitori della Lega. Alle 18, ora prevista dell'incontro, del padano presidente nessuna traccia. Arriverà? Non arriverà? L'ingente dispositivo di sicurezza preparato per Cota, faceva presagire l'arrivo imminente. Un sacco di Carabinieri e Digos, stipendiati da noi, avrebbero dovuto garantire la sicurezza di Cota in territorio "ostile". Già!...il territorio ostile, la Valle che resiste e non si piega ai proclami di coloro che vorrebbero in nome di un effimero e falso progresso renderla invivibile e desertica con i cantieri di un opera inutile ed assassina. 
Sostenitori in attesa a stomaco vuoto, circa una ventina, verso le 19 incominciano ad abbandonare il Ristorante, decisamente spazientiti ed anche un po' contrariati. Tra i primi a lasciare il campo, il sindaco di Giaveno, Daniela Ruffino che educatamente, a differenza del suo collega di partito, Osvaldo Napoli non presente ma di cui parleremo in un altro post, saluta con un laconico "Buonasera a tutti". Alle 19,30 circa, dopo aver tanto atteso, anche i più convinti dell'arrivo di Cota, decidono di abbandonare e rientrare a casa. Aperitivo e cena sfumati, inutili anche i vestiti buoni della festa sfoggiati per l'occasione. Cota non c'è e non arriverà. Probabilmente in Valle non sarà l'ultimo a non arrivare, noi come cita un brano del disco No Tav, li aspettiamo quà, Con la determinazione e la forza di un popolo che ha deciso di non arrendersi ai signori del potere e alle loro effimere sparate. Lo sappiano lor signori, c'eravamo ieri e ci saremo domani, anche e soprattutto alla Maddalena di Chiomonte.
In serata, tra l'altro, è apparso un comunicato stampa della lista "Avigliana nel cuore" a firma Gian Luca Matlì, nel quale i sostenitori del presidente comunicano di essere stati vittima di un gravissimo atto antidemocratico poiché il presidio degli attivisti ha impedito l'arrivo del Roberto padano e dunque la riuscita di un incontro improntato al confronto. Appunto! Di confronto si è trattato ed il confronto, come sempre accade, l'avete perso cari legaioli della domenica. Il signor Matlì, farebbe bene, prima di parlare di democrazia e antidemocrazia, a lavarsi mani, piedi e bocca, poiché quei termini sono alla lega sconosciuti. Caro Cota e caro Matlì, abbiamo solo applicato ciò che da sempre Umberto Bossi predica...

...Padroni a casa nostra!!! Tav, Cota e Matlì...For di ball!!!